Alessandria 7 marzo 2011
Gentile signora Manuela Ulandi buongiorno,
recentemente ho letto della sua proposta di dedicare un area verde a Lina Anfossi, che ho avuto modo di conoscere personalmente avendo in gioventù collaborato con lei come venditore nel magazzino di merceria e maglieria all’ingrosso di via Chenna.
La signora Anfossi è stata la mia prima maestra di vendite e come il sottoscritto negli anni di venditori ne ha formati molti altri.
I suoi metodi di training dell’epoca si usano di meno, in quanto nel tempo i clienti si sono evoluti, sono più informati anche a seguito dell’avvento e della diffusione di internet e quindi quando entrano nel punto vendita vogliono decidere in prima persona.
In tal senso ritengo però che in buona parte tali metodi risulterebbero ancora vincenti, oggi a mio modesto avviso, fatto salvo poche eccezioni, non esistono più maestri e conseguentemente venditori dialetticamente capaci di convincere i clienti, ma si limitano a vendere quello che viene chiesto (in gergo si possono definire dei raccoglitori di ordini e non dei venditori) e se il cliente non trova il prodotto richiesto, difficilmente gli propongono un alternativa.
Accompagnando mia moglie o mia figlia negli acquisti mi è capitato sovente di verificare quanto asserisco, il prodotto richiesto non c’è, risposta: mi spiace provi da un altra parte.
Una risposta del genere per quanto ricordo non era assolutamente inclusa nei metodi di vendita insegnati a quel tempo dalla signora Lina, se il cliente non trovava un prodotto veniva convinto con abilità, dialettica e con una giusta dose di aggressività ad acquistarne un altro e ovviamente ritornava in seguito, perchè comunque usciva soddisfatto.
Colgo l’occasione per dire che sono grato a Lina Anfossi per i suoi insegnamenti, in quanto mi hanno trasmesso i primi rudimenti e la passione per le vendite, consentendomi negli anni successivi di effettuare una carriera nel settore, che mi ha dato molteplici soddisfazioni professionali.
Ritengo che sia un ottima idea che condivido pienamente, di dedicarle un area verde, in quanto credo che per quello che ha rappresentato e costruito nel mondo del commercio alessandrino (vorrei ricordare unitamente a Piero Melchionni), sia un adeguato riconoscimento che non a caso giunge l’ 8 marzo, un occasione per festeggiare una grande donna che a mio avviso deve essere portata ad esempio per tutte.
Cordiali saluti.
Pier Carlo Lava