Magazine Scienze

Geoff Marcy, l’astronomo che cerca E.T.

Creato il 02 agosto 2013 da Extremamente @extremamentex

C’è chi non si accontenta di perlustrare la galassia alla ricerca di pianeti potenzialmente abitabili. Uno di costoro è Geoff Marcy, astronomo dell’Università della California a Berkeley: lo studioso è seriamente intenzionato ad andare oltre, molto oltre. Sta infatti cercando di trovare gli abitanti stessi di quei quei mondi lontani- se non lontanissimi.

Geoff Marcy, l’astronomo che cerca E.T.

L'ASTRONOMO GEOFF MARCY

Marcy lavora per la Nasa, all’interno del progetto Kepler, la missione lanciata nel 2009 per scandagliare una piccola parte della Via Lattea. Il suo ruolo consiste nell’ analizzare e convalidare i dati che provengono dal telescopio orbitante: finora ha confermato circa i 3/4 degli esopianeti individuati. Ma – come dicevamo – allo scienziato americano non basta.

Parlando con i redattori del Sidney Morning Herald, si è detto del tutto sicuro che la Terra faccia parte di un vicinato brulicante di vita intelligente. “L’universo è semplicemente troppo vasto perchè non ci sia, da qualche parte, un’altra civiltà evoluta. Quindi, la domanda giusta è: dove si trova? Quanto dista? Potrebbe essere a 10 anni luce da noi, forse a 100, oppure ad un milione di milioni di anni luce. Davvero non ne ho idea.”

Questa convinzione ha portato Geoff Marcy a formulare un’ipotesi cara a tutti gli appassionati di fantascienza e a molti ufologi: nello spazio attorno a noi, potrebbero muoversi gigantesche astronavi aliene in grado di percorrere distanze interstellari. Il suo obiettivo è dunque diventato quello di scovarle, sfruttando proprio la tecnologia di Kepler.

Il telescopio della Nasa ha infatti individuato finora circa 3 mila esopianeti attraverso un metodo piuttosto semplice: l’alterazione della luce emessa da una stella. Ogni volta che un pianeta passa davanti al suo sole, ne copre infatti parzialmente la luminosità. Tre passaggi a cadenza regolare nel tempo sono l’indizio della presenza di un corpo in orbita.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine