Magazine Maternità
In geografia, Marco doveva studiare come nasce un fiume e come si trasforma fino ad arrivare al mare. Dopo la prima lettura del testo, ho notato che non riusciva a capire il letto, i meandri, gli affluenti, ecc., così ho preso un foglio e ho iniziato a disegnare un fiume, ma ancora non riusciva ad entusiasmarsi, poi finalmente è arrivata l'idea.Per farlo appassionare e quasi toccare con mano il fiume, abbiamo deciso di realizzare una specie di plastico, indicando tutte le parti del fiume. Naturalmente abbiamo utilizzato materiale di riciclo che avevamo in casa. Per fare la montagna ho utilizzato un sacchetto di carta del pane, per base una vecchia scatola, pezzi di cartone, carta e un po' di ovatta. Marco ha disegnato e colorato il fiume e i suoi affluenti:
Il fiume nasce in montagna da una sorgente, all'inizio è piccolino, poi con le piogge, la neve che si scioglie e l'unirsi con altri ruscelli, diventa sempre più grande, nella sua fase di discesa verso il mare, scorre velocemente, il solco che scava è detto letto del fiume, il letto è delimitato dalle rive o sponde, man mano che scende verso la pianura, scorre più lentamente e se ci sono ostacoli sul suo cammino, li aggira formando delle curve dette meandri. Alla fine l'acqua dolce del fiume si incontra con l'acqua salata del mare, formando la foce del fiume. Questo abbiamo cercato di ricostruire nel nostro lavoro.Marco ha colorato la pianura:
Due barchette che indicano il mare e come tocco finale un po' di neve sulla cima della montagna:
Ecco i dettagli:
Abbiamo trovato un modo divertente per imparare la geografia e in particolare la vita di un fiume.