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GEOGRAFIE DEL CUORE | FABIO SALAFIA IN MOSTRA A ROMA | Galleria Acquario Arte contemporanea

Creato il 04 marzo 2016 da Amedit Magazine @Amedit_Sicilia
GEOGRAFIE DEL CUORE | FABIO SALAFIA  IN MOSTRA A ROMA | Galleria Acquario Arte contemporanea

Approda a Roma l'intensa personalità del pittore siciliano Fabio Salafia, con una preziosa mostra allestita presso la Galleria Acquario Arte Contemporanea, con una cura critica affidata ad Elisa Mandarà.

Sul piano tematico e stilistico, Salafia avvia il suo percorso da una ispirazione fondamentalmente paesaggistica, ma vissuta in una originale soggettività delle percezioni e della restituzione della natura. Pur mantenendo un costante riferimento al reale, condotto in una sofisticata rete di analogie col vero naturale, l'artista porta avanti un discorso che investe parimenti sui valori pittorici dell'opera.

Nell'affrontare quello che a un primo sguardo potremmo valutare come paesaggismo, Salafia si allontana dalla figurazione , come scrive Elisa Mandarà nel testo critico che accompagna l'esposizione, "per dare forza al segno e al gesto, al punto tale che l'energia del suo gesto e del suo segno diventa la struttura portante della sua opera. Il paesaggio di Salafia - continua il critico d'arte - è dunque di natura, è uno spazio verosimile concepito essenzialmente come luogo evocativo di regioni intime. È un guardare nuovo, che nulla ritiene del calco fotografico ai luoghi cari, amati nelle loro vibrazioni ctonie, sedimentati in un compendio caleidoscopico di immagini, introiettate dal cuore, quasi in autonomia dalla vista e profuse sulla tela, in spargimenti lirici e pittorici".

Da qui il titolo della mostra, , che, ponendo l'accento sul valore di traduzione d'una emozione che si propone il pittore siciliano, non ne vuole celare la fine cultura figurativa, forte di studi specifici su maestri senza tempo come Leonardo da Vinci, Charles Le Brun, Cartesio. È dunque un viaggio, quello di Fabio Salafia, che addita, quale meta ultima, all'anima, al nucleo caldo delle cose naturali e delle cose dell'uomo, in un discorso stilistico finissimo, che percorre con sapiente equilibrismo il difficile confine tra figurazione e volontà d'astratto, con una tenace attenzione alle fascinazioni sprigionate dalla consapevole amministrazione della materia pittorica.

Fabio Salafia nasce nel 1979 a Grammichele, in provincia di Catania. La sua vocazione artistica è testimoniata dal percorso di studi, l'Istituto Regionale d'Arte "Raffaele Libertini" di Grammichele, dove consegue la maturità in Design Architettura e Arredamento, e l'Accademia delle Belle Arti di Catania, dove si laurea nel 2004.

Fin dai primi lavori, si profila l'interesse fondamentale del pittore per il paesaggio, affrontato nel tempo con diverse tecniche, l'olio, il pastello, l'incisione, e indagato nella soggettività delle percezioni della natura, come essenziale traduzione d'una emozione. Le chiavi d'accesso all'universo pittorico di Salafia vanno infatti ricercate proprio nelle regioni stratificate dell'io

Sul sito dell'Artista, la rassegna completa delle esposizioni, personali e collettive.

Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti negli anni, segnaliamo: 4ª Biennale Internazionale di Pittura, Premio Felice Casorati, Pavarolo (To); "Concorso internazionale di Pittura Giuseppe Gambino 2015", Chiostro della Chiesa di Madonna dell'Orto; Premio Nazionale delle Arti , edizione 2005; Museo degli Strumenti Musicali, Roma, 2006; , Galleria Beukers, Rotterdam (Olanda); 2004; 8ª edizione Prima Parete in Concerto , Complesso Le Ciminiere, Catania; , Palazzo della Signoria, Jesi (An).2005; , Roma (sez. online), 2007; Dell'amore, il canto; 2ª edizione La terra ha bisogno di uomini , Reggia di Caserta, 2009; Cantieri Culturali Zisa 47ª biennale Mostra nazionale di pittura contemporanea Aspetti di Arte astratta nella raccolta "Fiocchi" , Palazzo Forte Malatesta, Ascoli Piceno, che ospita, assieme a Salafia, artisti del calibro di Accardi, Balla, Calabria, Festa, Capogrossi, Schifano, Fontana, Burri.

Tra le voci critiche che hanno scritto di Fabio Salafia citiamo Paolo Nifosì, Piero Guccione, Francesco Brancato, Armando Ginesi, Valentina Falcioni, Riccardo Passoni, Tiziana Rasà, Giuseppina Radice, Paolo Giansiracusa, Marco Di Capua, Sebastiano Gesù, Elisa Mandarà.

L'artista vive e lavora a Grammichele.

Potremmo collocare, tra gli antecedenti significativi del lavoro di Salafia, la Nuova Figurazione, per la tensione alla conciliazione delle istanze del realismo con un linguaggio pittorico contemporaneo e, per altri versi, la Nuova Pittura, anche per la concentrazione della ricerca sul colore, in quanto sostanza fenomenica della pittura, o per il controllo del gesto pittorico. O anche - parliamo qui di linee ideali - la tensione compositiva del gruppo CoBrA, quando Salafia, in brani importanti delle sue opere, pare fornire materia e linguaggio alle sollecitazioni profonde dell'io.

Il suo specifico appartiene però più propriamente a quel ritorno alla pittura che contrassegna il cosmo creativo di tanti artisti che operano negli anni Ottanta e il cui iter creativo perdura a oggi. Un parallelismo più visibile potremmo rintracciare rispetto alla cifra di pittori magistrali quali Anselm Kiefer, Peter Doig (tangenze tra Salafia e Doig erano state già lucidamente rilevate da Marco Di Capua), Howard Hodgkin, artisti tutti, i quali, salve le reciproche indipendenze, hanno cavalcato la linea di demarcazione tra astrazione e figurazione, dando voce prioritaria a situazioni emozionali, attraverso l'altezza di un discorso squisitamente pittorico".

Testo critico: Elisa Mandarà

Roma, 18 Marzo |16 Aprile 2016

Inaugurazione venerdì 18 marzo ore 18.30

Aperto tutti i giorni dalle ore 16.00 alle 20.00

Mattina per appuntamento. Lunedì chiuso

Info: [email protected] tel. 06 64 76 03 53 - www.galleriacquario.it // www.fabiosalafia.com

Come raggiungerci: Linea tram 8 (via Arenula) // Stazione taxi: Largo Argentina //

Parcheggio più vicino: Lungotevere dei Tebaldi

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