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Geografie di noi

Creato il 22 giugno 2014 da Elettra

Quando ci muoviamo nella provincia ho sempre forte difficoltà a capire dove sono.
Dalla città non costeggiamo mai il Vesuvio ma sempre alla sua ombra, arrivando fin quasi sotto Avellino, ed è solo una montagna nera non così lontana da farsi dimenticare, non così vicina da venirne attirati e attratti.
Alcune volte andiamo al mare dalla provincia e per farlo corriamo verso il Vesuvio che da nero bruciato diventa case, strade e palazzi. Poi diventa cancellate, mattoni senza calce, città storicamente ricche di soldi che non si sono trasformati in altro da soldi. Solo altre case rotte, manichini con vestiti belli in vetrine tra cantieri sempiterni.
Le statue di Padre Pio sono circondate da bandiere già sbiadite dell’Italia che si alternano a Viva Sant’Antonio e coriandoli bianchi e blu spenti e sporchi agli angoli dei marciapiedi.
Poi c’è una lunga galleria, chiudi i finestrini e dopo qualche curva il mare. Così, senza avviso, senza profumo. Con il Faito alle spalle, il Vesuvio a destra e il Golfo al contrario, che sembra ruotato di 180 gradi, cose se qualcuno lo avesse spostato mentre attraverso la galleria, soltanto per confondermi.

La brillantezza del mare mi rende sempre felice anche quando il mare non è come lo immaginavo o lo desideravo. Il mare è la mia religione, ci credo sempre e comunque nonostante tutto, mi dà conforto quando ne ho bisogno.

Poi saliamo ancora, siamo in cima ad un’altra montagna, giù era estate mentre noi ci dirigiamo verso nuvole nerissime e dense, verso un temporale da annusare sulla porta mentre fumiamo con un gatto minuscolo che prova ad arrampicarsi sulle gambe. Il giorno dopo finiamo il nostro scavalcamento di montagna, scendendo di nuovo verso il mare ma dall’altro lato, mentre molti altri sono diretti verso il Sentiero degli Dei.
E di nuovo il mare, il vento e il sale sulla pelle. Una provincia finisce, ne inizia un’altra e il Vesuvio non c’è più.
E poi di nuovo il contrario, si sale, poi si riscende, si attraversano gallerie e montagne si costeggiano vulcani, strade rotte e centri commerciali. E siamo linee che uniscono puntini su una mappa ma pure il contrario.


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