La seconda vita di George Clooney è di sicuro la più drammatica… Ed è una vita di guerra… La sua personalissima e spietata guerra ad AL Bashir… La denuncia di Cloney diventa sempre più alta e coinvolge il distratto mondo occidentale. La sensibilità che si riaccende vigile diventa lo strumento di maggior forza fino a che, in quelle terre martoriate, arriva una forza di pace ONU. Ma Clooney non può fermarsi . Fame violenze e stupri sono appena mitigate dalla presenza dei caschi blu … E alla fine fanno il giro del mondo le immagini di George Cloony arrestato insieme al padre, dalla polizia, durante le proteste in cui i manifestanti non si disperdeono. L’arresto di Cloney è peggio di una battaglia perduta per Omar al-Bashir… Che intanto è stato condannato dal Tribunale dell’Aia per crimini conro l’umanità… Anche se arrestarlo è pressochè impossibile…
Degli ultimi dieci anni, qualcuno, fra andare e venire, di sicuro Clooney l’ha trascorso tutto intero in Africa. Ci si è preso anche la malaria.. Ma per il resto del tempo è entrato nella sua terza vita… Nella pace e nell’infinita dolcezza di “quel ramo del Lago di Como che volge a Mezzogiorno…” frequentato fin dai tempi di Plinio il Giovane e dei suoi aristocratici amici. E’ ormai un uomo troppo raffinato e troppo antico per stare sempre in America … Qui, nella sua bianca villa tutta disposta sul lago,con il suo ricovero per le barche direttamente sull’acqua, viene con le sue bellissime donne, da Elisabetta Canalis a Stacy Keiblel, oppure fra una crisi e l’altra, lo scapolo d’oro va in barca con gli amici o fa jam session fino a tarda notte…. In Italia ogni tanto lo chiamano per qualche pubblicità, particolare e divertente, studiata apposta per lui e il suo personaggio.. Con i soldii di Nespresso, uno degli spot più ironici e spiritosi, ci finanzia la sua guerra di logoramento a Omar al-Bashir… un ”Satellite Sentinel Project”, che controlla il confine tra Nord e Sud del Sudan e gli eventuali movimenti di truppe del Dittatore … Che ci è rimasto proprio male… Questa mossa non se l’aspettava.Dell’ Italia George Clooney, un po’ per volta ha imparato ad apprezzare il modo di mangiare, attento alle risorse della terra e al volgere delle stagioni… dicono, che nella sua terza vita sia diventato un esperto di cucina mediterranea. Una ricetta per lui non poteva dunque essere una pietanza qualunque, sia pure di buon sapore, ma un piatto con l’occhio volto al territorio e alle tradizioni del Lago di Como….
RISOTTO CON IL PESCE PERSICO
INGREDIENTI per 6 persone: 800 grammi di pesce persico sfilettato, ( oppure circa 1 kg e 300 grammi di pesce intero) farina bianca q.b.,150 grammi di burro, 12 foglie di salvia, 100 grammi di burro, 400 grammi di riso 1,5 litri di brodo vegetale, per la cui preparazione occorrono 2 litri di acqua, qualche grano di pepe nero, sale q. b.,1 foglia di alloro, 1 spicchio piccolo di aglio,1 ciuffetto di prezzemolo,1 carota,1 cipolla 2 coste di sedano.1 zucchina piccola.
PREPARAZIONE.: Cominciate con il brodo vegetale. In una pentola capiente mettete l’acqua fredda e tutti gli ingredienti che lascerete bollire a fuoco medio per circa un’ora e mezza. Al termine filtratelo e tenetelo pronto per cuocervi il riso. Se qualche verdura di quelle segnalate è fuori stagione rinunciateci e sostituitela con altra verdura dal gusto non troppo invasivo, come ad esempio un mazzetto di bieta. Procedete poi a sfilettare il pesce che deve essere freschissimo. Si possono anche far sfilettare i pesci dal negoziante ma non prendete mai i filetti già pronti sul bancone perchè è più difficile accertarne la freschezza.. Per sfilettare il pesce occorre prima di tutto estrarre le sue interiora praticando un preventivo taglio sull’addome, poi tagliare di netto la coda e le pinne con le forbici adatte e la testa e le branchie con il coltello, poi private il pesce delle scaglie con l’apposito attrezzo e poi, dopo averlo lavato sotto l’acqua corrente, tagliatelo in due o tre sezioni orizzontali togliendo alla sezione mediana la lisca. Sempre muovendo la lama del coltello in orizzontale, facendo la massima attenzione e procedendo adagio, private i pesci della pelle poi sciacquateli nuovamente e asciugateli.
Portate nuovamente a ebollizione in brodo vegetale e cuocetevi il riso al dente senza mai scuoterlo o girarlo durante la cottura. Mentre il riso si sta cuocendo prendete una padella antiaderente e sciogliete il essa il burro a fuoco moderato, assieme alla salvia, affinchè si insaporisca, poi prendete i filetti di pesce, infarinateli leggermente e friggeteli. Se la padella fosse piuttosto larga potrebbe occorrere più burro per evitare che il pesce si bruci. L’unica accortezza è quello di buttare al termine il burro di frittura e asciugare i filetti con carta assorbente. Un piccolo segreto per evitare che il pesce bruci e si annerisca la crosta , è quello di immergerlo nel burro molto caldo, ma di abbassare immediatamente la fiamma durante la cottura. Mentre aspettare il termine della cottura del riso, tenete i pesci in ambiente caldo. Quando il riso è cotto, scolatelo e fatelo insaporire, per qualche minuto, in un tegame con burro fuso e salvia. Al termine versatelo nel piatto di portata e appoggiatevi sopra i filetti di pesce. Servite caldo.