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George Orwell su la libertà di stampa e il comunismo, su i comunisti da salotto, il potere e la censura

Creato il 15 maggio 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

LA LIBERTA’ E’ SCHIAVITU’
L’IGNORANZA E’ FORZA

George Orwell su la libertà di stampa e il comunismo,
su i comunisti da salotto, il potere e la censura

a cura di Iannozzi Giuseppe

- Se la libertà di stampa significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire. (da La libertà di stampa, in La fattoria degli animali)

- In un paese prospero, e per di più imperialista, la politica di sinistra è sempre una specie di impostura. Una vera ricostruzione politica non potrebbe non produrre, almeno temporaneamente, un abbassamento del tenore di vita inglese. (da Negri esclusi)

- E’ importante capire che l’attuale russomania non è che un sintomo del generale indebolimento della tradizione liberale in Occidente. (da Libertà di stampa)

- Lo scrittore che accetta, in tutto o in parte, di seguire la disciplina di un partito politico è posto prima o dopo davanti all’alternativa: sottomettersi o tacere. (da Nel ventre della balena)

George Orwell su la libertà di stampa e il comunismo, su i comunisti da salotto, il potere e la censura

- Loredana Lipperini con il velo delle donne musulmane -


- Non credo che ci sia bisogno di aggiungere altro sul perché i giovani scrittori degli anni ’30 si riunissero attorno al partito comunista. Offriva semplicemente qualcosa in cui credere. Era una chiesa, un esercito, un’ortodossia, una disciplina. Era una patria e – comunque dal 1935 o giù di lì – un Führer. Tutte le lealtà e le superstizioni che l’intelletto aveva apparentemente bandito ricomparvero precipitosamente sotto il trasparente dei travestimenti. Patriottismo, religione, impero, gloria militare — in una parola, Russia. Dio — Stalin. Il diavolo — Hitler. Il paradiso — Mosca. L’inferno — Berlino. Tutti i vuoti venivano colmati. Così, dopo tutto, il «comunismo» dell’intellettuale inglese è qualcosa di abbastanza spiegabile. È il patriottismo dello sradicato. (da Nel ventre della balena)

- La libertà intellettuale è una tradizione profondamente radicata, senza la quale è improbabile che esisterebbe la nostra cultura specificatamente occidentale. E’ una tradizione alla quale molti dei nostri intellettuali stanno visibilmente voltando le spalle. (da La libertà di stampa)

- La maggior parte dei socialisti si limita a evidenziare che una volta instaurato il socialismo saremo più felici in senso materiale e presuppone che ogni problema venga a cadere quando si ha la pancia piena. Invece è vero il contrario: quando si ha la pancia vuota non ci si pone altro problema che quello della pancia vuota. E’ quando ci lasciamo alle spalle lo sfruttamento e la dura fatica che cominciamo davvero a farci domande sul destino dell’uomo e sulle ragioni della sua esistenza. (da Come mi pare)

- Tutti, o quasi, i comunisti da salotto che prima della guerra si agitavano furiosamente contro le atrocità naziste, non appena la guerra ha cominciato a diventare una seccatura hanno dimenticato le atrocità naziste e hanno palesemente perso ogni simpatia per gli ebrei. (da Diari di guerra)

- Lo Stato totalitario fa di tutto per controllare i pensieri e le emozioni dei propri sudditi in modo persino più completo di come ne controlla le azioni. (da Letteratura e totalitarismo)

- La distinzione non è tanto tra violenza e non violenza ma tra l’avere o meno appetiti per il potere. Ci sono persone che sono convinte della malvagità degli eserciti e delle forse di polizia ma che sono, ciò nondimeno, molto più intolleranti e inquisitori nel modo di vedere della persona normale la quale crede che, talvolta, sia necessario usare la violenza. Non diranno a qualcuno «Fai questo, quello o quell’altro altrimenti andrai in prigione» ma, se potranno, si insinueranno nel suo cervello e manovreranno i suoi pensieri fin nei più piccoli particolari. Principii come il pacifismo e l’anarchia, che sembrano superficialmente implicare una completa rinuncia al potere, incoraggiano piuttosto questo atteggiamento mentale. (da Lear, Tolstoi ed il Matto)

- I comandamenti dei maiali (da La fattoria degli animali)

Qualunque cosa cammini su due zampe è un nemico.
Qualunque cosa cammini su quattro zampe o abbia le ali è un amico.
Nessun animale deve indossare vestiti.
Nessun animale deve dormire in un letto. (con le lenzuola)
Nessun animale deve bere alcol. (in eccesso)
Nessun animale deve uccidere un altro animale. (senza motivo)
Tutti gli animali sono uguali. (ma alcuni sono più uguali degli altri)


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