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GEORGIA: Il Paese è sotto shock, scopre la sua Abu Ghraib di violenza e tortura

Creato il 21 settembre 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 21 settembre 2012 in Georgia, Slider with 1 Comment
di Michael Biasin

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La Georgia è sotto shock dopo che le televisioni dell’opposizione hanno trasmesso alcuni video che mostrano le violenze e gli abusi che pare, quotidianamente, avvengono nelle carceri georgiane. I video trasmessi dalle televisioni sono stati girati nella prigione numero 8 che si trova nella periferia della capitale, Tbilisi, e mostrano le violenze, le torture, gli abusi sessuali che le guardie carcerarie infliggono ai detenuti. Le immagini sono crude, si vedono le guardie pestare selvaggiamente i detenuti inermi con sfollagente e bastoni, inoltre i detenuti sono umiliati, denudati e picchiati; in un altro video si vedono guardie violentare con manici di scopa alcuni giovanissimi detenuti. Altre foto e immagini sono state mostrate in Tv e nei giornali e riportano le torture e gli stupri perpetrati su detenuti minorenni.

Dopo la messa in onda di questi video durante il telegiornale della sera del 18 settembre, migliaia di persone si sono spontaneamente raccolte nelle strade principali per protestare contro il presidente e gridare la loro rabbia. Il giorno 19 settembre la città di Tbilisi è stata completamente paralizzata da numerose dimostrazioni e proteste organizzate sia da movimenti politici di opposizione sia da studenti delle università, nonché da organizzazioni umanitarie. Pare che numerosi altri video altrettanto sconcertanti saranno presto trasmessi. Altra cosa che sconvolge la popolazione è l’alto numero di guardie presenti nei video, non si tratterebbe quindi di casi isolati ma di una alquanto sconcertante prassi, probabilmente non circoscritta a qualche penitenziario ma diffusa in tutto il sistema carcerario.

Nel passato numerose denunce sono state fatte da parte di detenuti, ma è stato tutto tenuto nascosto e molto raramente queste denunce sono state fatte trapelare alla popolazione. Ora, però, ci sono prove documentate, ed i georgiani chiedono a gran voce non solo la testa di tutti i funzionari del ministero delle carceri (in Georgia esiste un ministero che si dedica esclusivamente al sistema penitenziario), ma anche, e finalmente, delle indagini serie e libere. Il presidente ha immediatamente dichiarato che farà piena luce sul caso, e numerose guardie sono state arrestate mentre funzionari degli alti ranghi sono stati rimossi.

Da sottolineare è la tempistica con cui questi video sono usciti, proprio a 2 settimane dalle elezioni parlamentari che vedono l’opposizione in grande difficoltà. Pare dietro tutto questo ci sia la mano di  Tamazashvili, ex capo della polizia della regione del Kakheti, rimosso ed arrestato nel 2011 con false accuse di corruzione in seguito al suo appoggio al candidato di opposizione Ivanishvili. Secondo alcune fonti pare che questi abbia pagato alcune guardie affinché riprendessero gli abusi nelle carceri. Il governo ha subito puntato il dito contro Tamazashvili e contro l’opposizione che vuole gettare discredito nel sistema penitenziario georgiano, e quindi sul governo  stesso, quando si tratterebbe, sempre secondo fonti governative, di casi isolati portati avanti da poche mele marce.

Il Paese è in subbuglio, la situazione era già molto tesa a causa delle imminenti elezioni parlamentari nelle quali il principale partito di opposizione, Georgian Dream, è stato boicottato in tutti modi, tanto da proibirgli l’affissione di manifesti e l’organizzazione di manifestazioni, ed ora la tensione è salita ulteriormente. Numerose manifestazioni sono già state organizzate per i prossimi giorni, e la polizia potrebbe usare le maniere forti come è già stato fatto nel 2008. Non si sa cosa può succedere e fino a dove arriveranno queste manifestazioni ma l’aria è pesante, ed una escalation delle violenze non si può escludere.

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Tags: boicottaggio opposizioni, elezioni Georgia, Georgia, Ivanishvili, manifestazioni, Michael Biasin, Saakashvili, sistema penitenziario, torture, violen Categories: Georgia, Slider


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