Posted 28 settembre 2012 in Elezioni ad est, Georgia, Slider with 0 Comments
di Michael Biasin
Una calma apparente è tornata a Tbilisi dopo il caos dei giorni scorsi. Il partito di maggioranza del presidente Saakashvili, lo United National Movement, ha organizzato una manifestazione venerdì 28 settembre nello stadio della Dinamo, il principale del Paese. Il partito di opposizione, Georgian Dream, rinfrancato dagli scandali abusi nelle prigioni che stanno colpendo il presidente, marcerà sabato 29 settembre nelle strade principali della città per confluire poi in Liberty Square.
La Francia punta ad una riconferma di Saakashvili per questo ha fatto trapelare la notizia che politici del partito di opposizione del Georgian Dream hanno incontrato in Francia alcuni “ladri di governo”, ovvero entità mafiose a cui l’Unione Sovietica dagli anni ’70 delegava il potere in Georgia e che Saakashvili ha annientato, per pianificare la presa del potere in Georgia, naturalmente non per vie democratiche. Ivanishvili ha negato, mentre Saakashvili cavalca la notizia (verità o finzione?) facendo credere alla popolazione che se andasse al potere Ivanishvili si ritornerebbe indietro al periodo più buio dell’epoca sovietica e post sovietica. Lo stesso Ivanishvili non fa niente per contrastare questa idea, infatti ha candidato, oltre a giovani avvocati, artisti e persone della cosiddetta società civile, un numeroso altissimo di individui legati al regime sovietico e a quello post sovietico di Shevarnadze, il che ha fortemente disorientato i georgiani.
Per indebolire ulteriormente Ivanishvili ed il suo Georgian Dream, seguendo la strategia del divide et impera, Saakashvili sta facendo grande pubblicità all’altro principale partito dell’opposizione, quello dei Cristiano Democratici. La città di Tbilisi è tappezzata da poster e cartelloni del partito di governo mentre quelli del Georgian Dream vengono immediatamente strappati o imbrattati non appena vengono attaccati, naturalmente in modo illegale. Al contrario, i numerosi cartelloni del partito dei Cristiano Democratici non vengono toccati. In centro città, accanto alla Philarmonica, si trova un mega schermo che da ormai un mese mostra video pubblicitari e propagandistici dello UNP di Saakashvili e da una settimana a questa parte queste pubblicità si alternano a quella dei Cristiano Democratici. I principali canali nazionali, tutti organi ufficiali del governo, parlano poco e male del Georgian Dream mentre danno ampio spazio ai Cristiano Democratici parlandone con toni più che positivi. Il ruolo di questo partito è sempre stato abbastanza ondivago, dice di contrastare Saakashvili ma il suo rifiuto di allearsi o di collaborare con gli altri partiti di opposizione, soprattutto ora che con Ivanishvili pareva si potesse abbattere, politicamente, Misha rappresenta un favore immane al Presidentissimo. L’appoggio della Francia, e perciò dell’Europa, un silenzio assenso degli Stati Uniti, una politica propagandistica raffinata del governo ed un controllo non troppo puntiglioso dell’OSCE fanno pensare che Misha trionferà ancora.
Annusando l’aria e conoscendo come si muove Misha e la sua capacità di fare breccia sui georgiani, sempre che nei prossimi giorni non ci siano grandi novità, mi arrischio a fare le miei previsioni sul risultato finale delle elezioni parlamentari di lunedì.
United National Movement: 33 %
Georgian Dream: 19%
Cristiano Democratici: 10 %
Laburisti: 7%
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