È la fonte rinnovabile italiana per eccellenza, visto che il primo impianto al mondo fu costruito in Toscana, e ancora oggi il nostro Paese vanta una leadership mondiale indiscussa nel settore.
Sto parlando della geotermia, al centro di un piano di sviluppo della Banca Mondiale del valore di 500 milioni di dollari. L’istituzione finanziaria ha infatti annunciato in questi giorni un nuovo impegno a sviluppare le rinnovabili nei paesi in via di sviluppo puntando proprio sull’energia della terra.
Come affermato da Sri Mulyani Indrawati, a.d. della Banca Mondiale, “l’energia geotermica potrebbe essere una vittoria tripla per i paesi in via di sviluppo: pulita, affidabile e locale. E una volta che l’impianto è installato e funzionante, si ottiene energia a buon mercato e praticamente senza fine”. A tal fine è stato lanciato il Piano Globale di Sviluppo Geotermico, che si propone di migliorare la gestione delle attività esplorative, riducendone al contempo i rischi connessi.
In particolare, il Piano sarà focalizzato sull’individuazione dei siti più promettenti, con l’obiettivo di raccogliere finanziamenti per 500 milioni di dollari. I finanziatori potranno aderire al Piano scegliendo i progetti ritenuti più validi attraverso l’assistenza bilaterale, o contribuendo attraverso canali esistenti come i Climate Investment Funds (CIF) o il Global Environment Facility (GEF).
“Fino ad ora, il nostro lavoro si è concentrato a livello locale e regionale – ha concluso Sri Mulyani - Ma ciò che è necessario oggi è una spinta globale. Solo uno sforzo internazionale metterà l’energia geotermica come fonte di energia primaria per molti paesi in via di sviluppo”.
[foto da lib21.org]