La geotermia di nuova generazione può produrre in Toscana circa 30mila nuovi posti di lavoro. È quanto emerso da un recente convegno promosso da Legambiente e Kyoto Club intitolato “Speciale geotermia, il futuro a emissioni zero è già qui” dedicato alle potenzialità della geotermia a media e bassa entalpia.
Per diventare concreta, questa cifra necessita tuttavia di adeguate normative e di favorevoli condizioni del mercato. In quest’ottica, è importante che ognuno si assuma le proprie responsabilità: le imprese nell’operare nel pieno rispetto del territorio e i cittadini nell’accettare il dialogo.
In Italia sono attualmente in corso 10 progetti pilota per lo sviluppo di impianti geotermici a media entalpia di piccola taglia che potrebbero attirare investimenti privati per circa 400 milioni di euro. “La sfida di un futuro rinnovabile – ha commentato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera – non può fare a meno dalla geotermia e in particolare non può prescindere dalle opportunità che arrivano dalla geotermia a bassa e media entalpia”.
“L’innovazione energetica – ha aggiunto Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente – sta procedendo velocemente anche in un settore ‘storico’ delle fonti rinnovabili, come quello della geotermia. Abbiamo l’opportunità di produrre energia pulita da risorse geotermiche a profondità e temperature inferiori rispetto al passato (media e bassa entalpia), attraverso impianti più piccoli, che meglio si possono integrare rispetto ai delicati equilibri del sottosuolo”.
[foto da stampatoscana.it]