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Geotermia: un’energia naturale eccezionale

Creato il 16 novembre 2012 da Yellowflate @yellowflate

Geotermia: un'energia naturale eccezionale Tra le varie fonti rinnovabili come il fotovoltaico , l’eolico, e altre energie pulite, vi è quella geotermica. Questa energia si trova nel sottosuolo del nostro pianeta, dove l’attività magmatica scalda le falde acquifere, che si manifestano periodicamente in superficie sottoforma di vapore o di colonne di acqua calda (geyser e fumarole).

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L’uomo ha imparato a sfruttare queste fonti naturale per scopi energetici.

I giacimenti di energia geotermica non sono tutti utilizzabili in quanto si trovano a profondità tali che è di fatto impossibile accedervi o comunque, economicamente parlando, non sarebbe conveniente farlo. Al fine di sfruttare questa forma di energia, è necessario individuare quelle zone del sottosuolo dove è possibile accedere senza particolari problemi.
Lo sfruttamento di queste fonti avviene convogliando i vapori sprigionati dalle sorgenti geotermiche sotterranee nelle turbine, che mettono in funzione un generatore di energia elettrica (alternatore)

Questo vapore viene anche utilizzato per diversi scopi (coltivazioni in serra, terme, riscaldamento di edifici ecc.). A seconda dell’utilizzo a cui è destinata l’energia geotermica si divide in due tipi: fluidi a bassa temperatura (riscaldamento di edifici o di serre) oppure ad alta temperatura (produzione di energia elettrica).

L’Italia è stato il primo paese ad utilizzare e sperimentare sistemi per produrre energia elettrica mediante lo sfruttamento geotermico. Nel 1905, a Larderello, grazie al contributo finanziario del principe Piero Ginori-Conti, venne costruita la prima centrale elettrica a geotermia. Attualmente questa centrale produce circa il 10% dell’energia geotermica di tutto il mondo (circa 4.800 GWh annui). Oltre a Larderello,  vi sono altre centrali geotermoelettriche: quelle di Grosseto, di Viterbo, di Vicenza e di Mantova.

Come tutte le fonti di energia, anche l’energia geotermica ha i suoi vantaggi e svantaggi.
Tra i vantaggi, in primis, c’è l’inesauribilità di tali fonti e la non emissione in atmosfera di CO2. Altro vantaggio è il non utilizzo di combustibili fossili; questo comporta una minore di questi ultimi dall’estero.
Un altro vantaggio di notevole importanza è che non vi sono emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Non ultimo, i costi di manutenzione meno elevati, che secondo alcune fonti fanno risparmiare il 50%, in quanto sono assenti processi di combustione e relative ciminiere.

Per ciò che riguarda gli svantaggi vi è l’impossibilita di sfuttamento in alcune zone per via dei costi elevati dei macchinari di estrazione e per la profondità di tali fonti. In secondo luogo dagli impianti geotermici oltre al vapore si ha una fuoriuscita di odori decisamente sgradevoli, dovuti alla presenza di idrogeno solforato (odore di uova marce).

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