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Geriatria ed omeopatia. La funzione del veterinario omeopata

Creato il 04 gennaio 2013 da Informasalus @informasalus
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Omeopatia

La relazione sempre più stretta fra uomo ed animali ha prodotto nel corso del tempo molti cambiamenti sia per l’uno sia per gli altri, condizionandone le abitudini di vita.
Ciò si è verificato per tutte le specie di cui l’uomo si serve per lavoro o per compagnia. Non sempre per gli animali le conseguenze di questa vicinanza sono positive. Pensiamo agli allevamenti intensivi in cui le condizioni di vita per bovini, suini, volatili ecc. sono molto lontane da quelle naturali, ma anche al comune gatto di casa il quale, come ogni felino, avrebbe bisogno di larghi spazi in cui correre e prede da cacciare e, invece, trascorre tutta la vita chiuso fra quattro mura. Bisogna considerare, peraltro, che molti sono anche i benefici che dalla convivenza con l’essere umano alcuni animali traggono.
Escludendo gli animali da reddito che, al termine di una più o meno breve esistenza, sono sacrificati all’altare dell’alimentazione umana, cani, gatti ed altri animali da compagnia hanno molto più cibo disponibile, godono del calore di un termosifone nelle notti gelide e hanno ottenuto un marcato aumento della durata della loro vita media.
Pertanto, non è più un evento raro che il veterinario debba gestire casi geriatrici, per esempio di cani d’età superiore ai 17 anni o di gatti con più di 22 anni.
L’omeopatia può fare tanto per accompagnare l’animale in questa delicata fase della sua vita, anche per risolvere indisposizioni acute che all’improvviso fanno traballare il delicato equilibro che tiene in vita un soggetto anziano.
Mediante l’omeopatia, il veterinario potrà evitare – dopo attenta diagnosi – l’utilizzo di farmaci tossici e potenzialmente molto dannosi per organi già provati dal tempo.
Altro importante vantaggio offerto dall’omeopatia in geriatria veterinaria è il consentire la riduzione degli effetti collaterali di farmaci somministrati in precedenza, talora da molti anni.
Grazie al contributo del medicinale omeopatico è possibile uscire dal circolo vizioso che costringe a somministrare altri e sempre più numerosi farmaci per tamponare l’effetto collaterale del farmaco precedente, situazione molto frequente nel paziente anziano. Inoltre, non dimentichiamo che l’omeopatia è una medicina che guarisce.
È vero che gli organi consumati dal tempo e dalla vita non consentono un guarigione completa, tuttavia il rimedio omeopatico più simile all’animale che vogliamo curare, considerato non solo per la sua patologia, ma anche nella sua specifica modalità di vivere la malattia e di aver vissuto la sua vita, potrà apportare dei miglioramenti evidenti delle condizioni di salute, ridurre il fastidio prodotto da alcuni sintomi e permettere all’animale di godere al meglio della sua terza età o, forse dovremmo dire, della sua settima vita.



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