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GERMANIA: Il voto scaccia l’austerity. O forse no.

Creato il 15 maggio 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

di Gabriele Merlini

GERMANIA: Il voto scaccia l’austerity. O forse no.

Che non godesse di simpatie radicatissime dalle parti del Nordreno-Westfalia era immaginabile, tuttavia succede alcune volte di pronosticare una sconfitta che nei fatti si rivela doppiamente pesante. Solita storia: i numeri. La Cdu di Merkel e soci scende dal trentaquattro percento a circa il ventisei mentre le previsioni la davano al trenta. A farne le spese il capolista Röttgen, ministro federale dell’ambiente e sodale da tempo del cancelliere. Per altro la zona è di quelle delicate quindi da tenere in grande considerazione. Land più popoloso della Repubblica Federale nonché motore industriale nazionale (altissimo il contributo che la Ruhr dà al paese in termini di prodotto interno lordo), mica puoi bypassare la voce di posti come Colonia, Dortmund e Düsseldorf e relative acciaierie. Un messaggio indiscutibilmente chiaro: esce vincitrice la Spd tramite la consacrazione della popolare governatrice Hannelore Kraft e si confermano i verdi. Bene i liberali -e questa è una notizia- mentre scende la Linke salutando il Landtag, che sarebbe il parlamento dello stato. Aula nella quale viceversa entrano i Piraten i quali continuano la loro marcia su buona parte della Germania.

Procedendo a colpi di percentuali, i socialdemocratici guadagnano quattro punti -non una infinità- però dieci ne perde la principale controparte di centrodestra. A completare l’opera il suddetto calo della sinistra-sinistra che permette una maggioranza assoluta alla Spd e relativa libertà di azione.

GERMANIA: Il voto scaccia l’austerity. O forse no.

Fonte: Süddeutsche Zeitung.*

Scontato come da ieri si sovrappongano le voci di una Kraft già pronta da impacchettare e spedire a Berlino per sfidare la Merkel dalle ossa rotte. Idea affascinante sebbene forse un po’ prematura poiché la signora in primis dichiara di volersi fare per intero il giro di cinque anni ai vertici del Land e la concorrenza interna alla Spd non è sbaragliata anche se nei sondaggi parrebbero mangiati i principali avversari (su tutti l’ex ministro delle finanze Steinbrück, il capogruppo Spd al Bundestag già sconfitto dalla Merkel nel 2009 Steinmeier o il presidente del partito Gabriel).


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