Germano, non proprio un mona!

Da Kisciotte @Kisciotte_Dixit
La morte è ironica a volte.In una stanza d’hotel in Svizzera decide di portarsi via un famoso cantautore; per quanto lo faccia in silenzio, forse nel sonno, la notizia suscita clamore. Il giusto tributo a Lucio Dalla occupa i social media, le prime pagine dei giornali, i telegiornali nazionali. Le canzoni mai gridate di Dalla sovrastano tutto, seppelliscono per un giorno ogni altro decesso.Lo stesso giorno, anzi nelle stesse ore della notte, in silenzio se ne è andato Germano Mosconi.L’eco della sua morte non ha respiro nazionale, non era l’artista di prima grandezza che fu Lucio Dalla.Nella vita, però, c’è bisogno sia di chi ti fa commuovere, sia di chi ti fa ridere.Ridere non è peccato, come non lo è piangere.
Germano, divenuto famoso al grande pubblico attraverso una raccolta di spezzoni nei quali impreca e porcona, da bravo veneto di razza, si è congedato discretamente, portato via dalla malattia, nelle stesse ore che il faccione sorridente e barbuto di Lucio imperversava in ogni dove.
Una cosa ho scoperto, raccogliendo informazioni per farne un post. Ho trovato i suoi amici, i suoi colleghi, giornalisti magari formatisi alla scuola della sua passione e del suo spontaneo entusiasmo per il mestiere, scrivere e affannarsi per ribadire un aspetto del giornalista Germano Mosconi.Ovvero che egli fu “tradito” da qualcuno che, anonimamente, mise insieme e pubblicò in rete il meglio (ovvero il peggio) dei suoi strafalcioni televisivi, impappinamenti vari farciti di bestemmioni.Ci tengono, per affetto e stima verso Germano, a ribadire come egli fosse un giornalista serio, preparato, competente (qui lo ricorda l’HellasVerona, dove ricoprì l’incarico di responsabile comunicazioni e relazioni esterne), e che il boom su youtube dei suoi corti sguaiati e sempre osteggiati da Mosconi, ne offrì un’immagine distorta al grande pubblico.Mentre per il “piccolo” pubblico, ovvero per il pubblico che veramente lo conosceva negli anni, in quel bacino di utenza che gravita intorno a Verona e alla sua San Bonifacio, egli fu sempre un giornalista di riferimento, appassionato, documentato, cantore delle gesta del Verona dello scudetto di Bagnoli, stimato cronista sportivo sulle colonne del Gazzettino, corrispondente da Verona per la Gazzetta dello Sport.
Basterebbero queste difese d’affetto dei suoi colleghi a tutelarne il ricordo.Penso anche che siano difese addirittura superflue.In Veneto, in Friuli, nel nord-est insomma, si usano le bestemmie al posto della punteggiatura, e se ne avanzano ci si condisce la polenta.Non c’è niente di sconveniente in tutto ciò; la bestemmia è puro intercalare di folclore.Io continuo a ricordarlo per le sue esternazioni, Germano Mosconi. Mi fanno divertire, mi strappano una risata e non gettano alcuna ombra o alcun sospetto sulla integrità professionale del soggetto. Anzi.
Sono ben altri i bestemmiatori nel mondo dello sport e del calcio, in questo teatrino mediatico dove sono ormai tutti affetti da alitosi, non potendo più proferir parola se non mettendosi la mano davanti alla bocca: tecnici, giocatori, dirigenti. Avranno segreti da confidarsi, confidenze scomode da non fare intercettare, manco fossero agenti della spectre, con il timore di dover rendere conto davanti a una telecamera di quello che hanno detto.
Mille volte meglio un porcone di Germano, oggi che come sempre i calciatori imprecano, ma con la differenza che adesso si va a leggere il labiale e guai se risulta che hanno bestemmiato. Spacciamoci tutti per damerini di Oxford: sbagli un gol? acciderbolina!; ti entrano da dietro a forbice che fossi stato in carico sulla gamba ci lasciavi tibia e perone? porca paletta!; hai fatto cinquanta metri palla al piede e il solito discolo del compagno sta impalato come un cactus invece di smarcarsi a dettare il passaggio?; birbantello!
Ce ne vorrebbero di Germano Mosconi nel mondo del calcio.In quanto alle bestemmie di un giornalista, beh, sono ben altri i modi per fare giornalismo da bestemmia.
Ciao Germano, ti saluto e… Macché ooooooo! Che è ‘sto casino?! Scusate, mi fermo qua che devo andare a vedere chi è che mi ha distrattooooooo… Chi è quel mona che batte la porta? No nessuno! Gesù Cristo! No nessuno!
DIO BUBU!
K.
Alcuni giornali dove viene ricordato (biografia):GazzettinoCorriere del VenetoLibero

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