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Germignaga: “La foce del fiume Tresa un nodo ecologico fondamentale per la fauna ittica e l’avifauna”

Creato il 11 ottobre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Il Comune di Germignaga, sul proprio sito internet, insieme al Gruppo Insubrico di Ornitologia Onlus, ha pubblicato una nota sull’importante ruolo ecologico che rappresenta la foce del fiume Tresa, al confine tra il Comune di Luino e, appunto, quello di Germignaga. La foce del fiume Tresa, situata nell’ampio corridoio ecologico del Lago Maggiore, rappresenta un fondamentale punto di sosta per numerosissime specie. Proprio per questo motivo è delineato come un importante nodo della rete ecologica provinciale nell’Alto Varesotto. Inoltre, il sindaco di Germignaga, Marco Fazio, insieme ai suoi consiglieri, sta lavorando ad un progetto per la realizzazione di un percorso didattico e informativo da allestire nell’area del Parco Boschetto.

Panoramica dell'isola Maggio 2014 - Foto di Fabio Saporetti (comune.germignaga.va.it)

Panoramica dell’isola Maggio 2014 – Foto di Fabio Saporetti (comune.germignaga.va.it)

L’isolotto alla foce del fiume Tresa. Le dinamiche naturali, quali il livello delle acque del lago con il relativo moto ondoso, la portata e la corrente del fiume – si legge nella nota stampa pubblicata dal Comune di Germignaga -, influiscono direttamente sulla morfologia dell’area, con la creazione di isole, barene, strisce di sabbia e ciottoli: a questo si aggiunge comunque l’azione dell’uomo, talora in modo diretto con un elevato impatto sulla fisionomia del luogo. Pur essendo un’area priva di una precisa protezione normativa, l’ambiente della foce, rappresenta un’area di estremo interesse ed importanza per la fauna ittica e per l’avifauna.

Le migrazioni primaverili ed autunnali portano numerosi specie diversi di uccelli. Durante la migrazione primaverile ed autunnale e in periodo invernale – continua la nota -, il biotopo è frequentato da numerose specie di uccelli: dalle anatre ai gabbiani, dai limicoli alle piccole specie di passeriformi. Specie che arrivano, sostano e ripartono nel corso dei loro lunghissimi spostamenti migratori, che raggiungono spesso le migliaia di chilometri; nel corso delle stagioni l’ambiente della foce vede quindi l’alternanza di molte specie, alcune rare, altre comuni, che ci fanno ben comprendere l’importanza del luogo per l’avifauna.

E’ necessario l’impegno di tutti – conclude la nota – per migliorare il grado di tutela e di conservazione dell’area a lungo termine, mantenendo un privilegiato  punto di osservazione, di sosta e di rifugio per tutta l’avifauna, analogamente a quanto già ampiamente sperimentato e eseguito in molte aree vicino a noi.

“E’ incredibile scoprire – spiega, su Facebook, il giovane consigliere comunale di Germignaga, Matteo Testa – come questo apparentemente ‘insigificante’ agglomerato di terra, sia un luogo di sosta frequentato da uccelli migratori provenienti da luoghi lontani come Groenlandia, Ungheria, Francia e addirittura Siberia.”


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