L'archeologo Alex Wiegmann accanto al luogo dove era
situata una pressa per il vino nel complesso Schneller
a Gerusalemme (Foto: Israeli Antiquities Authority)
Gli archeologi hanno ritrovato un pavimento in mosaico bianco ed un pozzo nel quale una pressa a vite estraeva la massima quantità di mosto dalle uve che vi erano gettate. Attorno alla pressa sono state trovate otto celle che si pensa siano state utilizzate per collocarvi i grappoli d'uva prima della spremitura oppure per mescolare il vino con profumi ed aromi durante la fermentazione.
Mattoni con impresso il simbolo della X Legio romana
(Foto: Israeli Antiquities Authority)
Gli edifici che sono stati intercettati nel complesso Schneller sono di epoca tardo-romana e bizantina. Alcuni mattoni trovati in situ recano impresso il sigillo della X Legio e sembrano suggerire che questo complesso fosse presidiato da militari che, con tutta probabilità, hanno costruito altri ambienti del complesso. La X Legio faceva parte di un gruppo di quattro legioni inviate nella regione per porre sotto assedio Gerusalemme (distrutta dai Romani nel 70 d.C.). Fu presente a Gerusalemme anche durante la rivolta di Bar Kokhba, nel 132-136 d.C.. Alcune unità della legione rimasero a presidiare Gerusalemme, pare, fino al 300 d.C.
I ricercatori pensano che questo complesso dotato di cantina, pressa e balneus fosse un insediamento secondario, simile a quello trovato a Binyanei Ha-Uma, poco distante dallo scavo attuale, anch'esso legato alla X Legio romana.