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Gestione del Teatro primi anni 2000

Creato il 19 gennaio 2014 da Nonzittitelarte

Gestione del Teatro primi anni 2000

Lo statuto della fondazione è stato deliberato in data 12 maggio 1999 ed approvato con D.I. 8 luglio 1999.

Alla data del 31.12.2002 tutti gli organi sociali erano regolarmente costituiti.

Il Patrimonio netto al 31/12/2002 ammonta ad €. 8.275.026.

In seguito sono esposti i dati concernenti gli anni 2001-2002 relativi ai contributi ricevuti, allo stato patrimoniale, al

conto economico, al personale ed all’attività istituzionale.

Gestione del Teatro primi anni 2000

Contributi per investimenti – Anno 2002

Regione Sardegna 500.000,00

Comune di Cagliari (ex legge regionale 37/98) 284.043,55  784.043,55

TOTALE COMPLESSIVO 24.236.988,58

Ai fini della determinazione del risultato economico, i due menzionati contributi per investimenti sono stati computati tra i ricavi dell’esercizio, essendo stati utilizzati per l’acquisto di beni di durata pluriennale, il cui valore è stato inserito tra le immobilizzazioni.

 

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Il “patrimonio netto iniziale” è stato integrato dall’importo di €. 51.646, quale quota associativa del Comune di Tempio

Pausania.

Lo stesso Comune, come risulta dalla delibera n. 18, in data 17 maggio 2002, del Consiglio di amministrazione della fondazione, si è impegnato a conferire un contributo in conto esercizio, dello stesso importo, per il triennio 2002 – 2004.

2001 2002

Ricavi propri 2.247 2.023

Contributi: 22.771= 9,86% 24.237 = 8,35%

Contributi 22.771 24.237

Costi: 28.991 = 78% 32.465 = 74%

Costo Personale 11.911 14.032

Totale costi:28.991= 41,08%

29.991 = 46,79%

 Nel 2001 l’aumento del valore della produzione ha comportato un miglioramento del Risultato Operativo (differenza tra ricavi e costi di produzione), che non è stato, tuttavia, determinante per il risultato d’esercizio. Infatti, sono rimasti elevati gli oneri finanziari derivanti dalla discrasia temporale tra gli impegni per l’espletamento dell’attività istituzionale ed i tempi di percezione dei contributi, sia statali che regionali. Per garantire l’equilibrio finanziario, il Consiglio di amministrazione ha deliberato una contrazione di un mutuo con la Banca OPI Gruppo S. Paolo IMI di €. 7.750.000.

Nell’esercizio 2002 si rileva la crescita dei costi, non compensata dal notevole aumento dei contributi d’esercizio, soprattutto per il personale (+ €. 2.121.000) e per i servizi, che comprendono i costi delle scritturazioni artistiche. 2000 (in lire) 2001 (in lire) 2001 (in euro) 2002 (in euro)

VALORE DELLA PRODUZIONE

Ricavi da vendite e prestazioni 3.374.197.309  4.350.902.532  2.247.054  2.023.770

Altri ricavi e proventi 7.503.819.521 6.174.577.850  3.188.903 3.103.633

Contributi d’esercizio 224.274.028 44.091.416. 998 22.771.317 24.236.989

Incrementi immob. per lavori interni 996.235.485 860.175.933 444.244 928.346 

 Nella relazione sulla gestione, è stato evidenziato che le perdite future si potranno fronteggiare con un contributo da parte della Regione, già approvato con legge regionale, che, a decorrere dal 2003, sarà adeguato a quello dello Stato e corrisposto con erogazioni quadrimestrali anticipate, con conseguenti riflessi positivi sul carico degli oneri finanziari.

In merito all’entità delle perdite di esercizio subite dalla fondazione negli esercizi 2001 e 2002, va rilevato che l’articolo 21, comma 1, del decreto legislativo n. 367 del 1996, attribuisce al Ministro vigilante la facoltà di sciogliere il consiglio di amministrazione quando “il conto economico

chiude con una perdita superiore al 30 per cento del patrimonio per due esercizi consecutivi,

ovvero sono previste perdite del patrimonio di analoga gravità”.

Il patrimonio netto della fondazione in parola ha subito perdite pari al 9,69% nel 2001 e al

22,27% nel 2002.

La somma dei due valori è pari al 31,96%. Complessivamente il patrimonio netto ha subito una perdita nell’arco del biennio 2001–2002 pari al 29,8%, atteso che la perdita del 22,27% è riferita ad un importo inferiore di quello esistente all’inizio dell’esercizio 2001.

Secondo il Ministero vigilante, al termine dell’esercizio 2002 si sarebbe verificata la

condizione per procedere allo scioglimento del consiglio di amministrazione della fondazione,

avendo la perdita complessiva del biennio superato il limite del 30% stabilito dalla legge.

La fondazione sostiene, per contro, che tale limite va riferito alle perdite di ciascun esercizio, senza possibilità di cumulo con le eventuali perdite dell’esercizio precedente.

Al riguardo, occorre rilevare che la disposizione si riferisce espressamente alla perdita risultante dal “conto economico”, e non dai “conti economici”, di due esercizi consecutivi. Di conseguenza, avendo riguardo alla formulazione letterale della norma, non sembra possibile accedere alla interpretazione proposta dall’Amministrazione vigilante, anche se, sotto l’aspetto sostanziale, tale interpretazione appare la più rispondente alla tutela dell’interesse pubblico, riconosciuto dallo stesso legislatore, che è quello di salvaguardare, fra l’altro, la consistenza patrimoniale delle istituzioni in parola da gestioni poco oculate.

Per raggiungere lo stesso scopo, la seconda parte della citata disposizione consente lo scioglimento anticipato del consiglio di amministrazione, senza aspettare l’accertamento delle perdite di due conseguenti esercizi, quanto sussistano fondati elementi che facciano presumere perdite future di analoga gravità.

Ad avviso di questa Corte, l’esercizio del potere di scioglimento del consiglio di amministrazione, ricorrendo una od entrambe le condizioni previste dalla legge, non può considerarsi automatico, dovendo essere comunque preceduto da una attenta valutazione delle prospettive economico-finanziarie dell’ente. Prospettive che potrebbero denotare un’inversione di tendenza del precedente andamento gestionale, sia in positivo che in negativo e che potranno formare oggetto di valutazione nel prossimo referto.

Gestione del Teatro primi anni 2000

L’aumento dei costi per il personale di circa il 18% è dovuto alle nuove assunzioni di tecnici, alla concreta attuazione del contratto integrativo aziendale ed alle assunzioni di artisti con contratto “tabellare”.

 

Gestione del Teatro primi anni 2000

Nel 2001 gli spettatori sono stati 149.733 con un incasso pari ad €.2.215.995.

Nel 2002 gli spettatori sono stati 168.611 con un incasso pari ad €. 2.605.823.

Gli incassi del 2002 divergono dalle risultanze del conto economico in quanto i ricavi relativi ai 5 spettacoli del musical “Notre Dame de Paris” sono stati contabilizzati, per accordi contrattuali, dal Produttore. Per tale motivo non figurano tra i ricavi della biglietteria. La parte spettante alla Fondazione è stata inserita nella voce “Altri ricavi e proventi”.

I costi del personale scritturato per l’allestimento degli spettacoli ammontano ad €. 7.570.000 nel 2001 e ad €.8.059.000 nel 2002.

Nel 2001 e 2002 si è consolidata la produzione di una doppia stagione musicale: quella tradizionale presso il Teatro Comunale e quella estiva presso l’Anfiteatro Romano che ha costituito un valido polo di attrazione per le presenze turistiche nell’Isola.

L’anno 2001 ha registrato, inoltre, l’avvio del “Festival di Sant’Efisio”, manifestazione che si affianca ad una importante sagra religiosa e folcloristica del 1° Maggio, dedicata alle celebrazioni del suddetto Santo, e la gestione artistica del Teatro del comune di Tempio che comporta una significativa presenza della Fondazione nella località turistica di Porto Rotondo.

La crescita del numero delle produzioni e delle manifestazioni, in sede e sull’intero territorio regionale, conferma la

valenza del Teatro Lirico quale punto di riferimento per la diffusione della cultura musicale per tutta la Sardegna.

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