SLC-CGIL FISTEL-CISL FIALS-CISAL SNATER CSS USB
Al Presidente On. Massimo Zedda
Al Consiglio d’Amministrazione
Ai lavoratori tutti
Le scriventi desiderano esprimere la loro delusione nonché il loro sconcerto circa la situazione che si è venuta a creare all’interno del Teatro Lirico di Cagliari.
Durante la dolorosa crisi attraversata nell’inverno scorso, più volte era stata auspicata una guida caratterizzata da spiccate capacità manageriali, supportata da energie e nuove idee indispensabili per superare le ben note difficoltà economiche, senza svilire le capacità professionali dei dipendenti tutti; una guida che partisse proprio da quelle capacità per rilanciare l’immagine stessa del Teatro Lirico di Cagliari in Italia ed all’estero.
In questi mesi abbiamo salutato con sollievo il ritorno di finanziamenti pubblici adeguati alle aspettative.
Notevoli sacrifici economici ed occupazionali sono stati e sono tuttora pagati dai dipendenti stabili e precari della Fondazione.
A fronte di tutto ciò, risulta incomprensibile la apparente incapacità o la sostanziale non volontà, da parte del Sovrintendente in carica, di produrre un piano aziendale di rilancio, un insieme di strategie innovative che possano adeguatamente mettere a frutto le enormi potenzialità produttive e qualitative che una “azienda” come il Lirico possiede, ma che al momento attuale (che dura ormai da svariati mesi) vediamo appiattita da una gestione caratterizzata da un unico refrain: sacrifici per i dipendenti, bassa produttività e assenza di obiettivi, se non ambiziosi, almeno degni del passato di questo teatro.
A tutto ciò aggiungiamo lo sconcerto per relazioni sindacali che, finché ci sono state, erano caratterizzate da una volontà costante di non ascoltare le rappresentanze stesse, alle quali veniva semplicemente richiesto di adeguarsi agli indirizzi del Sovrintendente.
Le scriventi ritengono insufficiente il lavoro fin qui svolto e sollecitano un cambio di gestione che consenta alla Fondazione di ritrovare la serenità che manca ormai da più di un anno, di riguadagnare il terreno perduto a livello di immagine regionale nazionale ed internazionale, e di ripartire col doveroso slancio ed entusiasmo verso obiettivi adeguati al prestigio di questa Fondazione.
Per le segreterie
Annalisa Pittiu
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