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Ma il consiglio è quello di ascoltarli e vederli in una delle prossime occasioni, a cavallo tra marzo e maggio. Vediamo dove… Spazio Musica - Via Faruffini, 5 – PAVIA 23 Marzo 2013 Blues House - Via Faruffini, 5 – PAVIA 5 Aprile 2013 Spirit of 66 - Plase du Martyr, 16 B4800, VERVIERS (Belgium)- May 5th, 2013
Uno scambio di battute resta il modo migliore per entrare in sintonia con il loro pensiero, arrivando preparati all’evento live.
L’INTERVISTA Come nasce la vostra passione per i Genesis? Per molti di noi è nata durante l'adolescenza, periodo in cui il progressive e l'hard rock erano i generi musicali in auge. La musica dei Genesis è quella con cui siamo cresciuti e che più ci emozionava. Per i più giovani di noi invece questa passione è stata tramandata (Gianluca si è appassionato ai Genesis per merito del fratello maggiore Gianfranco).
Che tipo di cultura musicale avete alle spalle? Tutti noi abbiamo studiato musica anche se in forme diverse: Dario ha studiato qualche anno di chitarra classica al conservatorio e pianoforte presso una associazione musicale comunale, Gianfranco ha studiato chitarra classica e basso al CPM, Gianluca ha studiato chitarra elettrica al CPM, Renato ha studiato da T. De Piscopo (CTA) e da F. Rossi (AMM) , Matteo ha fatto un corso di canto con B. Villani. Alcuni di noi hanno anche fatto esperienze discografiche ed avuto molte collaborazioni artistiche con professionisti.
Avete avuto attestati di stima rilevanti. Che cosa caratterizza maggiormente la vostra “produzione Genesis”? Quel che maggiormente caratterizza la nostra produzione Genesis è sicuramente la cura, spesso maniacale, che abbiamo impiegato nella preparazione di ogni singolo brano. La meticolosa attenzione nella trascrizione di ogni singola parte strumentale e la massima attenzione nella riproduzione dei suoni, fedeli alle storiche registrazioni in studio della band. Quest’obiettivo ha richiesto tra l’altro l’acquisizione di strumentazione ed effetti vintage e addirittura la riproduzione artigianale di strumenti non reperibili sul mercato perché “custom made”. Naturalmente oltre all’aspetto strettamente legato alla trascrizione, moltissima attenzione viene dedicata alla parte esecutiva ed in particolare alle dinamiche, fondamentali alla fedele ricreazione delle atmosfere “Genesis”.
Vi siete mai cimentati con composizione vostre che abbracciano il mondo prog degli anni ’70? No. Riteniamo che la composizione sia frutto di un lavoro di squadra che quindi richieda parecchio tempo a disposizione, cosa che purtroppo non abbiamo.
Esiste un album dei Genesis che secondo la vostra opinione si distacca dagli altri per grandezza assoluta? “Selling England by the Pound” rappresenta senza dubbio l’album con cui i Genesis hanno raggiunto la massima espressione artistica, sia dal punto di vista della ricchezza compositiva che di impatto emotivo.
Che giudizio generale vi sentite di dare dello stato attuale della musica? Le grandi cose sono state già fatte, di nuovo c'è poco e, in Italia in particolare, è difficile affermare novità che si spostino molto dalla canzonetta (o da quello che richiedono le major). Non c’è da meravigliarsi che giorno dopo giorno aumentino gli artisti che propongono arrangiamenti di vecchi brani di successo, o le Tribute Band e le Reunion.
Come vi ponete di fronte alle nuove tecnologie, sia quelle che vi possono agevolare nel creare, sia quelle che favoriscono la diffusione e la visibilità? Sono indispensabili entrambe. Per quanto riguarda quelle più vicine alla performance musicale, è grazie ad esse che si riesce ad ottenere risultati di sound di elevatissima qualità senza incorrere in tutti gli inconvenienti e le difficoltà operative, che invece negli spettacoli dei Genesis dell’epoca rappresentavano un reale collo di bottiglia (non è un caso che gli spettacoli live dei Genesis dell’Era Gabriel” erano a di qualità piuttosto discutibile). Per quanto riguarda quelle legate alla comunicazione, sono ormai indispensabili in qualsiasi contesto commerciale, e quindi in particolare anche in quello musicale dove tra l’altro rappresentano forse l’unico reale strumento a disposizione dei più piccoli per darsi un po’ di visibilità.
Mi spiegate come nasce tecnicamente l’approccio verso un brano “nuovo” dei Genesis che volete riproporre? Come avviene la suddivisione dei compiti? Innanzitutto ognuno di noi si prepara le parti strumentali che gli competono e si preoccupa di identificare gli strumenti e gli effetti necessari per una fedele riproduzione, basandosi principalmente sulle registrazioni da studio. Soltanto nei casi più dubbi si fa ricorso anche a materiale live (sia audio che video) faticosamente collezionato negli anni. Quando si è (o meglio si crede) di essere tutti pronti, allora si mette insieme il tutto; è lì che comincia il vero lavoro di finitura. Infatti essendo tutti noi estremamente pignoli ed attenti al minimo dettaglio, si scatena un fuoco incrociato che in maniera estremamente costruttiva ci aiuta a perfezionare il lavoro.
I vostri spettacoli sono molto curati anche nell’aspetto visual. Cosa accade nel corso delle vostre performance live? Ben poco è lasciato al caso. Dietro ogni spettacolo c'è un grande lavoro di coordinamento da parte di tutti per cercare di ottenere il miglior risultato possibile. Questo è reso possibile grazie anche al nostro staff di collaboratori preziosi, come il nostro Light Designer Mario Longo, il giovanissimo Niccolò Galliani, consulente sulla qualità del sound (ormai conclamato come il più pignolo tra noi) ed il fonico di pluriennale esperienza Walter De Vercelli. Il fatto di non lasciare nulla al caso è tra l’altro la conseguenza della necessità di mantenere un elevato grado di concentrazione durante le performance live. La distrazione tira spesso brutti scherzi. Nel nostro spettacolo “Foxtrot live” la scenografia attualmente utilizzata è ispirata al periodo della presentazione live dell’album Foxtrot, ma stiamo già lavorando con Mario per una nuova ed innovativa scenografia ispirata al periodo di “Selling England by the Pound”. L’aspetto innovativo mira a proporre un nuovo show che pur mantenendo intatto l'aspetto musicale e teatrale propone al pubblico uno spettacolo visivo rivisitato in chiave moderna.
Provate a sognare e a immaginare il vostro futuro musicale dei prossimi tre anni. Abbiamo lavorato per più di sette anni per arrivare ad avere un prodotto di qualità all’altezza delle migliori aspettative. Adesso, con un repertorio che copre quasi tutto il periodo “Gabriel”, possiamo finalmente aspirare a proporlo con successo in giro per l’Italia e l’Europa e raccogliere, si spera, numerosi consensi. Parallelamente a quest’attività live continueremo ad arricchire sempre più il repertorio aggiungendo nuovi brani (che ci consentirebbero maggiore elasticità nella composizione della proposta artistica) ed ad innovare l’aspetto scenografico degli show.
Un po’ di storia…
Nel 2005 i Get'em Out, un gruppo di cinque musicisti uniti dalla comune passione verso i Genesis, hanno avviato un progetto musicale con l'ambizioso obiettivo di ricreare la magica atmosfera della loro musica del periodo 1970-1975 durante il quale Peter Gabriel ne era la voce solista e i Genesis hanno rappresentato una delle più brillanti stelle del firmamento Progressive. La meticolosa ricerca dei suoni e delle dinamiche presenti nelle storiche incisioni in studio della band, l’utilizzo di strumenti vintage, una enorme mole di lavoro di trascrizione delle parti originali e una particolare cura della parte scenica, hanno portato i Get’em Out a diventare oggi una delle tribute band italiane più apprezzate. Dopo solo un anno dal loro primo debutto live, I Get’em Out compaiono in una rivista Progressive (Dusk) con una lusinghiera recensione di Sergio Castellini e poco dopo, una loro incisione promozionale arriva nelle mani del direttore artistico del “Blue Note” di Milano, uno dei più importanti locali di musica live di Milano, che li invita a suonare nel settembre 2008. Da allora i Get’em Out si sono già esibiti per ben cinque volte al Blue Note (l’ultima esibizione è di febbraio 2013) ed hanno messo a punto un repertorio che include tutti i più importanti lavori dei Genesis, presenti negli album Trespass, Nursery Crime, Foxtrot, Selling England by the Pound e The lamb lies down on Broadway, tra cui spiccano capolavori come The Musical Box, Supper’s Ready, Firth of fifth e The Cinema Show Gli spettacoli oggi proposti dai Get'em Out, che ricreano l’atmosfera originale portata dai Genesis sui palcoscenici degli anni 70 sono: The Gabriel Era, Foxtrot Live e Selling England by the Pound Live. Visitando il sito ufficiale www.getemout.itè possibile visionare il DVD promozionale (in versione web).
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