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Ghana, caos forestale, importazioni a rischio

Creato il 29 maggio 2013 da Salvaleforeste

Ghana, caos forestale, importazioni a rischioLa maggior parte dei permessi di accesso in uso in Ghana non rientra nella definizione legale del paese ha concordato con l'Unione Europea, i documenti ottenuti da Global Witness. L'analisi di oltre 800 permessi consegnati alle compagnie del legname in Ghana mostra la maggior parte del legname viene tagliato ed esportato comporta un alto rischio di essere illegale. Questo potrebbe atterrare importatori europei con una pena detentiva o di sostanziale pesante multa, sotto il nuovo regolamento sul legname dell'UE (EUTR), entrata in vigore nel marzo 2013. Queste rivelazioni arrivano davanti a un corso di alto livello riunione di questa settimana tra l'UE e il Ghana sulle misure per debellare il commercio illegale di legname ghanese.

 "Sul sistema delle concessioni forestali in Ghana regna il disordine. Di sei tipi di permessi rilasciati dalle autorità a compagnie del legname, solo due possono essere definiti legali", ha detto David Young, di Global Witness, che guida il monitoraggio indipendente dei permessi. Secondo Global Witness, 300 su 800 permessi sono operativi, che copre 15.500 chilometri quadrati - una superficie più estesa della Campania. Di questi, solo 3.100 chilometri quadrati sono stati assegnati con permessi riconosciuti ai sensi di legge, mentre ben 12.400 chilometri quadrati sono stati dati con permessi di dubbia legalità.

Lo studio contraddice i dati pubblicati dalla Commissione Forestale del Ghana per mostrare la legalità del legname esportato dal paese verso l'Europa. Infatti, una nuova legge europea richiede agli importatori per valutare il rischio e di evitare l'importazione di legname prelevato illegalmente. In Europa, gli importatori di lagnane colti sul fatto con prodotti originati da permessi illegali, rischiano fino a due anni di carcere".

Secondo l'accordo di partnership siglato nel 2010 tra Ghana e Unione Europea, sono da considerarsi validi unicamente i permessi ratificati dal Parlamento del paese. Ma solo un quinto dei permessi attuali rientra in questa categoria. La definizione legale inclusa nel dell'accordo volontario di partenariato si applicherà non appena entrerà in vigore un nuovo sistema di garanzia della legalità è in atto per rintracciabilità del legname dalla sorgente al mercato.

Inoltre la legge prevede che i permessi siano ottenuti con un bando di gara aperto, e che anche i permessi già assegnati debbano essere rivisti su questa base. Tutto questo però non è avvenuto, e l'erario del Ghana e la popolazioni che dipendono dalle foreste hanno perso ingenti entrate.

Secondo Samuel Mawutor, della associazione Forest Watch Ghana "I contratti di sfruttamento del legname possono essere emessi solo attraverso gare di appalto. Allora perché su di 300 permessi elencati dalla Commissione Forestale, solo sette sono stati assegnati con una competizione aperta? Non è un bel segnale verso la protezione delle residue foreste del Ghana".


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