La parola gergale ‘tweea’, che in lingua Akan indica un commento di disapprovazione, è stata ufficialmente bandita dal parlamento del Ghana.
Lo riferisce il portale Modern Ghana secondo cui il termine ‘incriminato’ è stato utilizzato più volte durante gli ultimi, accesi dibattiti parlamentari, convincendo il presidente della Camera Edward Doe Adjaho a vietarlo del tutto.
Non senza malizia, gli osservatori fanno notare che la norma è entrata in vigore appena in tempo per frenare i politici dal gridare “tweaa” al presidente John Mahama nel suo discorso sullo Stato della Nazione, previsto la prossima settimana.
La moda del “tweea” è diventata virale nel paese dopo la diffusione di un video in cui un funzionario di governo grida con rabbia: “Chi ha detto tweaa?” alla folla di astanti, durante un comizio pubblico.
Il divieto comunque, almeno per il momento, sembra aver sortito l’effetto opposto, suscitando lo scherno dei social network e degli internauti ghanesi.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)