Rispondendo a delle domande di un giornalista che gli chiedeva di cosa ne pensasse della posizione assunta dai Paesi europei nei suoi confronti ed in particolare delle dichiarazioni, a mio parere incaute, di Sarkozy, di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi, Gheddafi ha esclamato: “Sarkozy è pazzo!”.
E’ quello che avevo pensato io.
Per quanto riguarda la posizione assunta da quello che il giornalista chiama il suo amico Berlusconi, lo stesso Gheddafi dice che non sa neppure cosa rispondere perchè l’Europa intera lo ha stupito.
In effetti io avevo apprezzato molto l’attegiamento attendista iniziale di Berlusconi nei confronti della situazione Libica. Peccato che poi, spinto dalla nostra opposizione italiana e dal coro di “democratici” a buon mercato di tutto il mondo, Obama in prima linea compreso, si sia convertito molto presto alla posizione comune, ovvero: “A morte il dittatore!”. Anche se, in maniera più accorta di Sarkozy, rimettendosi alle decisioni dell’ONU.
Gheddafi nella stessa intervista avverte che se l’Occidente si metterà contro di lui, lui è pronto ad allearsi con Al Qaeda..
Non occorre ricordare che, nel caso, l’Occidente si può aspettare una padellata di passerotti alla crema acida..
Intanto, dice Gheddafi, che spera che la Libia riveda i trattati di amicizia con l’Italia..
.. Le sue truppe, quelle ufficiali della Libia, fino a prova contraria, continuano a riconquistare le città che inizialmente erano state prese dei rivoltosi.
Ma io dico.. ma come è possibile che tutti questi democratici geniacci mondiali della politica, si siano illusi che un Gheddafi si arrendesse a delle manifestazioni di piazza organizzate da qualche gruppo di rivoltosi che, magari, sono anche soggiogati dai terroristi? Ma tutti questi geniacci della politica mondiale si aspettano che il dittatore se ne veda senza mostrare i muscoli? E l’indomani tutto è a posto, compreso le varie etnie religiose che lascerebbero che qualche politicante decida per loro? Ma ce li vedi i Libici andare a votare tra un mese o due per decidere democraticamente chi li deve governare? L’alternativa quale sarebbe? Una polizia mondiale che esporta la democrazia? Anche lì? Non bastano le esperienze già vissute in quelle terre?
O davvero, qui, c’entra il petrolio?
La democrazia è una cosa seria e molto complicata, e non sono le manifestazioni di piazza delle minoranze che la determinano. Al contrario, sono processi lunghi, laboriosi, storici, culturali, diplomatici, e anche di compromessi..
Berlusconi aveva impostato bene il suo rapporto con Gheddafi in questa ottica.
Ma la “democrazia” a buon mercato ha avuto la meglio su una democrazia responsabile. Come sempre.
Amen.
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