Gherardini ha rilasciato una bella intervista alla “Tribuna di Treviso” in cui ha parlato innanzitutto della sua avventura, dell’NBA e del Mago:
“L’accordo con Toronto è in via di definizione, credo non dovrebbero esserci problemi, per cui sì, resterò a lavorare qui.
Del lockout per regolamento non potrei parlare, ma detto fra noi mi sembra impossibile che non si faccia.
Bargnani non scalda Toronto perchè non è un ragazzo che fa trasparire emozioni ed aggressività che pure ha: qui, dove l’hockey impera, i tifosi amano vedere gente con adrenalina, che si tuffa sul pallone più inutile, che ha un carattere estroverso e cerca di essere rumorosamente protagonista. Andrea in tal senso ha fatto grandi miglioramenti ma non ha ancora quella comunicabilità necessaria a scaldare i cuori. Ci arriverà.”
“I 30 anni con Benetton non si cancellano, soprattutto a livello di emozioni, e la famiglia va ringraziata: a volte ci si dimentica della riconoscenza. Oggi però bisogna sperare che le opportunità si concretizzino e portare avanti il basket a Treviso nel modo più intelligente possibile. Lì avete persone, a cominciare da Buzzavo e Lefebre, che sanno interpretare bene il momento e capire cosa serve per trovare la formula giusta per andare avanti.
La situazione in serie A va cambiata, non tanto perchè Siena, una perfetta macchina da guerra, non meriti di vincere, quanto perchè occorre trovare degli anticorpi per sovvertire un quadro che sta diventando monotono. Non è facile ma bisogna provarci.”