Dirt Rally arriva su console e noi lo abbiamo provato in anteprima!
Arrivato a sorpresa su PC ad aprile dell'anno scorso e costantemente migliorato nel tempo, Dirt Rally rappresenta oggi un punto fermo per tutti gli appassionati di questo sport che possono finalmente giocare un titolo che mescola la rigorosità di una simulazione con il divertimento delle corse. Oggi, dopo nove mesi di rodaggio, il titolo è pronto a sbarcare su console seguendo, per certi versi, lo stesso cammino di Assetto Corsa, prodotto altrettanto tosto e amato dall'utenza PC che si appresta a fare il debutto su PlayStation 4 e Xbox One. Noi lo abbiamo provato per voi in anteprima presso i favolosi studios Codemaster nei pressi di Birmingham.
twittalo! Abbiamo provato la versione console di Dirt Rally e Codemasters ci ha stupito!
La spinta della passione
A capo del progetto c'è Paul Coleman, uno sviluppatore che, come spesso accade, è soprattutto un videogiocatore accanito. Coleman scopre sin da giovanissimo la passione per le auto e in particolare per il rally consumando, ancora bambino, il CD del primo capitolo dedicato a Colin McRae. Nel 2003 diventa tester per Codemaster e col tempo riesce a legare il suo nome a titoli come Dirt, Sega Rally e Dirt 2. Quando arriva il momento di sviluppare Dirt Rally, si rende conto che il motore di gioco attualmente in possesso di Codemaster non è sufficiente, decide quindi che è necessario riscrivere da zero quell'ormai superato motore fisico in cui le parti più vecchie del codice hanno dieci anni.
Si tratta di un lavoro davvero titanico che tiene finalmente conto in maniera realistica della potenza trasmessa dal motore alle ruote, senza tralasciare nessuno dei passaggi intermedi, e che si avvale di un modello per il comportamento delle auto sulla ghiaia, sul ghiaccio e sullo sterrato basato su almeno dieci studi sulla fisica dei materiali. Un lavoro enorme, quindi, reso ancora più lungo dal feedback degli utenti che, dopo la fase di Early Access, ha portato gli sviluppatori a riscrivere tutta la parte dedicata al Force Feedback per restituire ai giocatori dotati di volante una risposta che fosse il più possibile veritiera. Ed è proprio questo uno degli aspetti in cui si avvertono chiaramente i benefici dati dalla possibilità di lavorare a stretto contatto con piloti professionisti, soprattutto se si utilizza una periferica dedicata. Ovviamente non potremo avere la stessa sensibilità di un pilota di rally, ma giocandoci su PlayStation 4, con un volante di precisione, la risposta ci è sembrata assolutamente realistica, a volte anche fin troppo, tanto da richiedere una delicatezza nel dosare il gas degna di un vero pilota. Il discorso cambia totalmente quando invece si gioca col joypad e viene quindi a mancare la necessità di tenere saldo il volante in caso di dossi o slittamento. Il gioco diventa infatti più accessibile, anche se meno raffinato, ma forse alla fine è solo una questione d'abitudine.Fluidità senza compromessi... o quasi
Il fatto più interessante di questa conversione è che, nonostante Dirt Rally su console non potrà arrivare al dettaglio grafico della versione PC, permetterà comunque ai possessori di PlayStation 4 e Xbox One di giocare a 60 frame al secondo in qualunque condizione di gioco, un dettaglio essenziale per i simulatori di guida. L'unica differenza riguarderà la risoluzione. Se infatti i 1080p sono sempre assicurati sulla console Sony, per quella Microsoft dipenderà dal circuito.
In alcuni casi sarà di 900p in altri a 1080p a seconda del tracciato, dei dettagli, delle condizioni atmosferiche e così via. La conversione potrà inoltre contare su nuovi contenuti creati appositamente per aiutare i meno esperti a padroneggiare le tecniche essenziali del rally. Codemasters ha infatti inserito un vera e propria guida contenente filmati e tutorial che saranno essenziali per effettuare derapate perfette, oppure per capire come lo spostamento di peso influisca sulla governabilità dell'auto e quanto sia fondamentale per mantenere la trazione anche in condizioni difficili. Riguardo invece ai contenuti del gioco, torna tutto ciò che era già presente su PC, quindi i rally in Grecia, Finlandia, Galles, Svezia, Germania e Montecarlo, il Pike's Peak e il RallyCross. Si amplia inoltre il parco auto che includerà le vecchie Mini, la Alpine, la Renault S Turbo, la Lancia Delta Tabaton, alcune livree storiche di Colin McRae, compresa quella blu e gialla della Impreza e l'auto di Sebastian Loeb per il Pike's Peak, tracciato che potremo correre adesso anche in versione ghiaia, perché altrimenti era troppo facile. Saranno inoltre disponibili pacchetti speciali contenenti livree e perk per i meccanici, oltre a un'edizione, la Legend Edition, con allegato un DVD del documentario dedicato a Colin McRae.Pronto per le console?
Il problema principale delle simulazioni di successo su PC è che devono poi confrontarsi col pubblico console, composto da un'utenza differente e che solitamente, tra l'altro, non può contare sugli stessi strumenti. Di sicuro, per esempio, la presenza di volanti è molto meno elevata. Tuttavia siamo certi che, così come Colin McRae rappresentò uno standard di riferimento ai tempi della prima PlayStation, Dirt Rally abbia tutte le carte in regola per farcela. In particolare, l'aggiunta delle Mini si rivela particolarmente azzeccata, perché con la loro ridotta velocità e l'ampia maneggevolezza sono un ottimo modo per avvicinare i principianti senza intimorirli con supercar dalla rapida accelerazione che li sparerebbero velocemente in un burrone o in testacoda.
Ai più arditi che vorranno tentare subito la sorte con Pike's Peak, consigliamo di impostare bene gli aiuti alla guida, soprattutto se si utilizza un joypad, perché la scarsissima aderenza e il susseguirsi delle curve a velocità assurde, da affrontare senza la rassicurante voce del navigatore, li porterebbero ben presto a perdere terreno sull'implacabile cronometro che evidenzia il minimo errore e penalizza i fuori pista senza possibilità di appello. Per quelli che invece cercano qualcosa di diverso rispetto al rally e alle corse in salita il RallyCross è la scelta giusta. In questa modalità è infatti possibile prendersi a sportellate con le altre auto, guidate da giocatori umani o da una intelligenza artificiale decisamente convincente, in circuiti chiusi più o meno lunghi e con vari tipi di superfici. L'unica regola di queste competizioni è che ogni pilota deve compiere almeno un giro in una sezione della pista più tortuosa, il cosiddetto "Joker Lap", altrimenti viene penalizzato. Anche qua potremo usare auto di molte epoche differenti, dalle mini ai bolidi più recenti. Insomma, se la console è il vostro hardware e il rally il vostro credo preparatevi, perché siamo usciti da questo primo incontro con un parere decisamente positivo. Dirt Rally sembra in grado di offrire tutto ciò che serve per alimentare e dare libero sfogo alla propria passione per le corse.