Ghilarza: Rassegna film documentari organizzata da Casa Museo Antonio Gramsci

Creato il 05 luglio 2014 da Yellowflate @yellowflate

Anche quest’anno la Casa Museo di Antonio Gramsci presenta la Rassegna di Film/Documentari con la presenza dei Registi. Il primo documentario in programma è ‘ An Anarchist Life’ di Ivan Bormanne Fabio Toich, con la partecipazione di Pino Cacucci, Ascanio Celestini, Simone Cristicchi e la voce di Anita Kravos, prodotto dalla società triestina Collective Pictures con Drop Out Ass. Promozione sociale. Il documentario racconta la vita avventurosa e spesso epica, condotta a stretto contatto con le più importanti lotte sociali del Novecento, di Umberto Tommasini, il fabbro e militante rivoluzionario che al Confino a Ustica avrà modo di conoscere anche Gramsci e Bordiga. Gli altri appuntamenti saranno il : 16 Luglio, ore 21:30, in Piazza Gramsci, con ‘What is Left’ di Gustav Hofer e Luca Ragazzi. Un viaggio alla ricerca di cos’è rimasto della sinistra, e di come viene percepita ai giorni nostri. 23 Luglio. ore 21:30, con ‘Capo e Croce, le ragioni dei pastori ‘ di Paolo Carboni e Marco Antonio Pani. Piazza Gramsci, Ghilarza. Premiato come miglior documentario italiano al ‘CinemAmbiente Film Festival’ di Torino, ‘Capo e Croce’ narra le ragioni dei pastori e la loro realtà quotidiana, alla ricerca delle origini della protesta del ‘Movimento Pastori Sardi’. L’ultimo appuntamento sarà il 25 Luglio, ore 21:30, nella Casa della Pace in Via Nessi 14 a Ghilarza, con ‘Inshallah Beijing’ di Francesco Cannito e Luca Cusani. In collaborazione con le Associazioni ‘Casa della Pace’, ‘Ponti non muri’ e ‘Casa Natale Antonio Gramsci’. Nel titolo la parola Inshallah (se Dio vuole) fa riferimento a tutte le difficoltà che dovranno essere superate dagli atleti della squadra olimpica palestinese. prima di arrivare in Cina. La difficoltà più grande è rappresentata dal fatto di dover gareggiare per una Nazione, la Palestina, che ancora non esiste e che non ha i mezzi per supportare i propri atleti. Inshallah Beijing è la storia della loro avventura olimpica. Al termine della proiezione l’Associazione ‘Ponti non muri’ presenterà il progetto ‘Sport: la Palestina chiama, la Sardegna risponde’ che concretizzeranno nel mese di settembre 2014, con la partecipazione di 4 atleti palestinesi (due femmine e due maschi) fra i 16 e i 20 anni, ad uno stage di atletica leggera che si organizzerà in collaborazione con il CUS Sassari .


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :