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Ghisa Art Fusion: secondo appuntamento

Creato il 23 giugno 2012 da Fasterboy

Ghisa Art Fusion: secondo appuntamentoSchio (Vicenza) – Ghisa è un progetto di fusione tra arte, musica e cibo che mira alla valorizzazione delle realtà storiche industriali del territorio scledense, realtà che tutt’oggi conservano testimonianze della produzione legata alla terra in cui queste si insediarono. Fabbriche sì dunque, ma di cultura dove dar vita ad una serie di eventi ambientati in un contesto storico ma attualissimo che si coniuga perfettamente con le espressioni dei vari linguaggi del contemporaneo.

Una “fusione” quindi, intesa come la combinazione di più elementi, che tende a diventare un percorso in grado di portare il pubblico alla riscoperta dei sensi, accompagnandolo ad apprezzare situazioni armonicamente in sintonia tra loro. La commistione tra arte e musica, proposta in quattro distinti appuntamenti a cadenza mensile in orario aperitivo, sarà arricchita dalla degustazione di vini e cibi scelti, proposta da realtà enogastronomiche locali di qualità, con l’intento di creare un rapporto sincretico tra le parti.

DOMENICA 1 LUGLIO 2012 – dalle ore 18.30

Location / Giardino Jacquard, Schio
Visual Art / BastelliMenti + Daniele Cazzola
Music / Carlos Delgado Quartet
Aperitif / Il Birrone + Cantina Colle di Bugano

PROGRAMMA DETTAGLIATO

Location

GIARDINO JACQUARD, via Pasubio 150, Schio

Ghisa Art Fusion: secondo appuntamento
Di fronte alla cosiddetta Fabbrica Alta (lo stabilimento “Francesco Rossi 1817”) sorge il Giardino del Lanificio Rossi, realizzato per volontà di Alessandro Rossi tra il 1859 e il 1878 ad opera dell’architetto Antonio Caregaro Negrin. Il giardino, disposto in parte in pianura ed in parte in pendio, si presenta come un maestoso complesso scenografico all’interno del quale si alternano nuovi edifici che ne cingono il perimetro, il monumento bronzeo che ritrae Alessandro Rossi, una torretta ottagonale, inizialmente collegata con la Tessitura Jacquard, una serra con enormi vetrate, sculture, il tutto distribuito armonicamente all’interno del cospicuo patrimonio botanico che ancora si conserva. I giochi d’acqua e le fontane che decoravano il giardino alla fine dell’Ottocento sono scomparsi a seguito di rimaneggiamenti del progetto originario.

In origine l’area collinare ospitava gli asciugatoi delle lane e gli stenditoi dei panni prodotti nel Lanificio attiguo.
Il pittoresco giardino si inserisce all’interno del programma di rivalutazione urbana attuato dai Rossi intorno alla fine dell’800 (la realizzazione del Nuovo Quartiere Operaio, le villette e nell’ottica del partenariato in stile anglosassone che voleva migliorare la qualità di vita dei propri dipendenti) donando agli operai un luogo nel quale si potessero riposare e svagare. L’ingresso principale al giardino si trova in asse con la porta tuscanica della “Francesco Rossi 1817”, sottolinea l’inevitabile collegamento tra la fabbrica e il suo giardino, pur espressi in stili completamente distinti, ispirati alla vena eclettica tipica dell’epoca. La cancellata in ferro battuto con motivi floreali consente la visione del giardino dalla strada (Via Pasubio). Per le cinte murarie l’arch. Caregaro Negrin impiegò diversi materiali lapidei (pietrame, ciottoli, cotto e pietra di pregio) così da creare eleganti effetti geometrici giocando con la varietà cromatica. Il sistema di grotte artificiali con stalattiti e stalagmiti è una delle maggiori curiosità del giardino.

Visual Art

BASTELLIMENTI

Dal lavoro a quattro mani di Marina Menti e Greta Bastelli, pazientemente orchestrato, come se l’idea provenisse da un’unica mente a guidare una creatività tentacolare, escono delle creazioni eteree, mutevoli, che sanno sorprendere giocando sulla precarietà delle cose, trasformando la materia inerte in opera d’arte. La cura con la quale queste due artiste realizzano le loro visionarie installazioni ha il sapore della consapevolezza dei gesti da sapienti artigiani di un tempo. Land art, light art, arte povera?…difficile inquadrare la vasta produzione che Greta e Marina sono riuscite a mettere assieme pur in pochissimi anni di stretta e proficua collaborazione. Se pare scontata l’associazione con la produzione dadaista dei ready-made, questa vicinanza si emancipa presto, grazie alla capacità, da parte della produzione artistica delle due, di destabilizzare anche le più solide convinzioni, quasi a voler sfidare leggi fisiche, gravitazionali: rendere leggera la fisicità massiccia di oggetti decontestualizzati dal loro “habitat” naturale, dare luogo ad apparati effimeri impiegando pezzi di quotidianità svuotati della loro logica tradizionale funzione d’uso facendo trasparire un nuovo significante, è ciò a cui le due artiste mirano. Un amore nei confronti del riuso e del recupero di materiali che sanno, di volta in volta, trasformare in arte.

Le due artiste, provenienti da percorsi formativi indipendenti legati al mondo accademico, lavorano assieme dal 2010. In occasione della manifestazione Vie d’acqua (Vicenza, 2010) partecipano con l’installazione Messe a fuoco; vincono il concorso De Industria (Urbino, 2010) con la scultura Madre; segnalate al concorso Pulsart (Schio, 2011) con l’opera Tensione contenuta; realizzano l’installazione La préparation presso lo spazio espositivo (Vicenza, 2012).

bastellimenti.blogspot.it

DANIELE CAZZOLA

Grafico e Art Director di professione, creativo inesauribile per natura.
L’arte figurativa è solo una delle molteplici sfaccettature del suo apparato espressivo, forse non ancora approdo finale ma sicuramente tappa essenziale. L’eclettismo che lo pervade lo esorta a cambiare ciclicamente tecnica e supporto: esordisce con la tecnica pittorica, sperimenta l’astrattismo, ma è il digitale che si rivela il mezzo idoneo per dar forma alle sue visioni che solitamente coincidono con ieratiche figure femminili riccamente adornate di simbologie metafisiche. Attinge dall’arte antica, dalla simbologia e dalla storia del costume, trae suggestioni dal cinema e dalla fotografia di moda. Reimpasta tutto e la chiama pittura digitale.
I tradizionalisti della disciplina storcono il naso, i concettuali gli rimproverano la mancanza di significati “obbligatoriamente” profondi. Ma se l’Arte vera si nutre di visioni interiori, le sue opere non ne sono che la più chiara e autentica manifestazione.

www.danielecazzola.com


Music

CARLOS DELGADO QUARTET

Carlos Delgado propone al pubblico brani che affrontano temi provenienti dalla cultura del suo paese, la Guinea Bissau. Attraverso suoni e ritmi caratterizzati da una fusione contemporanea, dettati dalla collaborazione nata con artisti di varie nazionalità e provenienze musicali, Delgado porta l’ascoltatore all’interno di un viaggio carico di contenuto e sonorità affascinanti.

Aperitif

IL BIRRONE

Il Birrone, birrificio artigianale di Isola Vicentina, produce sette tipi di birre naturali, non pastorizzate né filtrate. Tutte le birre sono prodotte con le procedure piu’ naturali, senza nessun trattamento chimico. L’anidride carbonica sviluppata naturalmente durante la fermentazione è recuperata per donare alle birre una gasatura morbida e naturale.

www.birrone.it

Colle di Bugano

Il Colle di Bugano è da molti secoli la fonte di vita di nobili vitigni che la Cantina di Bugano accoglie nelle sue botti dal XIII secolo.
La villa Righi-Blaas (situata sui Colli Berici, in località Bugano, tra i comuni di Vicenza e Longare) dal 1911 ospita la famiglia Zannini che ha voluto continuare nello sviluppo della viticultura del Colle di Bugano attraverso 5 generazioni, ciascuna con una sua propria caratteristica, ma sempre nel rispetto delle peculiarità del terreno e del microambiente locale. Ha ricevuto premi per il Tocai rosso ed il Pinot Bianco e ha ricevuto un ampio apprezzamento per il Pinot Nero vinificato in bianco e Pinot Grigio Ramaceo.

www.colledibugano.com

Tags: alessandro rossi, Antonio Caregaro, arte, bastellimenti, carlos delgado, cason, commistione, daniele cazzola, Delgado, fabbrica, fabbrica alta, francesco rossi, gastronomia, ghisa, Greta Bastelli, installazione, jaquard, Marina Menti, musica, negrin, Ottocento, pasubio, pezzin, schio, veneto, visual art

This entry was posted on 23/06/2012 at 09:56 and is filed under Eventi, in Evidenza, Mostre, Mostre in Italia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.


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