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Ghost In The Shell (1995)

Creato il 31 maggio 2013 da Vomitoergorum @Old_Glory
Ghost In The Shell (1995)
Regia: Mamoru Oshii Anno: 1995 Titolo originale: Kōkaku Kidōtai (攻殻機動隊)
Voto: 8/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movie
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Non intendo certo abusare della parola capolavoro, ma come per Akira è impossibile non restare affascinati da questo genere di produzioni. Ed Anzi, GITS riesce pure a superarlo sotto l'aspetto della chiarezza. Abbiamo uno dei primi esempi di di fusione tra computer grafica ed animazione disegnata, ma al di là della bellezza delle tavole sono i concetti prettamente cyberpunk che mi fanno sbavare. Prendete Blade Runner e collocatelo qualche anno prima di Matrix e rileggeteci autori di fantascienza come Stross, Vinge o Stephenson . Se tutto questo vi stuzzica, guardare un anime del genere è da capogiro. Siamo nel (solito?) futuro, un po' alla Gibson e alla Sterling (scusate le citazioni, ma qui si prende e si dà come non mai), in cui macchina e uomo si fondono, le intelligenze artificiali sono coscienti e pensanti, e gli essere umani sono un mix di circuiti ed impianti di potenziamento. In questo contesto una storia di spie, di agenzie, di intrighi. Chi ne mastica un po', resta attaccato allo schermo senza speranza di uscirne, con la voglia anzi di fondersi alla cultura transumanistica che aleggia nell'aria. Il ghost visto come anima e carattere di un essere vivente, lo shell come guscio esterno che lo racchiude. Ma anche come fenomeno di hacking estremo che non riguarda soltanto il mondo dei computer quanto quello del DNA e delle nostre menti. Dovete guardarlo: è un ordine categorico, un input che non lascia spazio ad altre alternative. Il cofanetto dell'Absolute Edition è composto da tre dischi bluray. Il primo contiene la versione originale del 1995, con una buona resa video, che in un primo momento sembra eccelsa, poi se guardiamo il secondo disco ci rifacciamo gli occhi. Comunque sempre qui abbiamo la possibilità di scegliere il doppiaggio originale (penoso con il "maestro dei pupazzi") o quello nuovo (con il "marionettista"). Senza dubbio la seconda scelta è quella vincente. Di extra abbiamo solo trailer. Ma nella custodia è contenuto un libretto, con una seria indimenticabile ed importante di approfondimenti. Un libretto simile, ma con extra e copertina differente, è contenuto nel secondo disco, il quale presenta Ghost In The Shell 2.0, che attenzione non è il sequel, ma la versione rifatta e ridigitalizzata nel 2008. Boia, questa graficamente è una paio di spanne sopra l'originale. Pulito, elegante, avvolgente più che mai. E l'audio è uno strepitoso DTS HD Master Audio. Oltre che i trailer ed una parte interattiva abbiamo un making of da quindici minuti. Il terzo disco, denominato Privilege Disc, è dedicato agli extra: trailer, D-trailer e due documentari: il primo dedicato a GITS del 1995 (Production Report) da 25 minuti, il secondo dedicato al 2.0 del 2008 (Reborn) di 42 minuti. Vi manca? Prendetelo.

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