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Ghost rider - Spirito di vendetta

Creato il 14 febbraio 2014 da Misterjamesford
Ghost rider - Spirito di vendettaRegia: Neveldine/TaylorOrigine: USAAnno: 2011Durata: 96'



La trama (con parole mie): Johnny Blaze, perseguitato dalla maledizione legata al patto con il Diavolo che fece per salvare la vita a suo padre, vive da recluso ai confini dell'Europa dell'Est per evitare che il Rider esca di nuovo allo scoperto. Scovato dal monaco dedito all'alcool Moreau, Blaze è convinto a fare da scorta ad un bambino in fuga in compagnia della madre: il padre del piccolo, infatti, è il Diavolo stesso, che lo concepì sperando di avere un nuovo corpo all'interno del quale albergare esprimendo nella loro pienezza i suoi poteri.
Il confronto con questa inusuale "famiglia" porterà il vecchio Johnny a trovare un equilibrio con la sua natura demoniaca, finendo per sgominare i pericolosi sgherri del Maligno e riscoprire la natura angelica dell'entità che lo possiede.
Ghost rider - Spirito di vendetta
Era dai tempi dell'indimenticabile Nicholas Cage Day dello scorso anno che speravo di recuperare questo Ghost rider - Spirito di vendetta, a detta di molti appassionati - e tamarri come il vecchio cowboy - divertente abbastanza da far dimenticare lo scempio che fu il primo capitolo del brand, talmente terrificante da eclissare lo spettacolo offerto da uno dei parrucchini di Nicholas Cage più selvaggi di sempre.
Visione archiviata e alle spalle, posso tranquillamente e gioiosamente affermare di essere stato più che felice di superare lo scetticismo e cavalcare questo ottovolante trash e sguaiato dal primo all'ultimo minuto, nonchè una delle tamarrate più clamorose mai prodotte dopo la fine degli anni ottanta: un giocattolone sopra le righe, ironico e divertito, con un Cage assolutamente fuori controllo, una Violante Placido più cagna maledetta del solito e perfino un Christopher Lambert dal volto tatuato che pare un residuato male invecchiato dei tempi del memorabile Highlander - L'ultimo immortale.
Neveldine e Taylor, inossidabile coppia autrice di cose assolutamente memorabili come i Crank ed altre più che dimenticabili come il pessimo Gamer, danno fondo a tutto il loro gusto per il pacchiano sfornando almeno un paio di sequenze memorabili - la pisciata di fuoco del Rider e l'esilarante momento in ambulanza con Carrigan ed il suo tocco mortale alle prese con il pranzo del paramedico che ha appena ucciso -, oltre ad un combattimento finale on the road girato alla grande ed assolutamente godurioso per gli occhi ed il gusto di tutti gli appassionati di action movies come il sottoscritto.
Onestamente ho trovato il massacro operato dalla critica decisamente eccessivo, considerato che pellicole come questa rappresentano un vero e proprio must dell'intrattenimento a neuroni zero, senza contare che l'approccio sguaiato di Neveldine e Taylor riesce in qualche modo anche a svecchiare un personaggio da sempre limitato dal suo essere statico nel processo incontro/giudizio/eliminazione del nemico di turno: Ghost Rider diviene dunque, nelle mani della coppia di registi, una sorta di spaccaculi demoniaco dal sottotesto quasi esclusivamente ironico, aiutato da una CGI realizzata con grande perizia tecnica, in grado di trasformare le battaglie del protagonista in un verso e proprio circo di fuoco, fiamme, proiettili e gran colpi di catena.
Ad ogni modo, se l'azione finisce per farla da padrona praticamente dall'inizio alla fine, il valore aggiunto della pellicola è senza dubbio alcuno il nostro Nicola Gabbia, scatenato come fosse in cocaina piena, occhio spiritato e ghigno da squilibrato, probabilmente conscio della pochezza artistica del film che stava girando ma divertito come un bambino cui sia data la possibilità di vivere in prima persona un fumetto.
E poco importa che la sceneggiatura si regga su raccordi elementari - se non peggio -, che l'ambientazione Est europea sia quella delle più recenti fatiche con protagonista Van Damme e che il risultato - soprattutto in passaggi come quello delle grotte che ospitano Blaze nel momento in cui dovrebbe liberarsi della sua maledizione, o l'assalto al monastero in apertura - vada ben oltre il concetto di trash: Ghost Rider - Spirito di vendetta è un vero e proprio guilty pleasure per gli amanti delle tamarrate prima ancora che per i fan del comic book, e considerato il finale più che aperto, io resto in attesa di un nuovo capitolo, sempre affidato al dinamico duo Neveldine/Taylor, con un Cage ancora più "uncaged".
MrFord
"I am not your rolling wheels
I am the Highway
I am not your carpet ride
I am the sky."
Audioslave - "I am the highway" - 

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