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Ghostbusters: i commenti sessisti su un film non ancora uscito

Da Bambolediavole @BamboleDiavole

Il 3 marzo la Sony ha diffuso il primo trailer ufficiale del nuovo film Ghostbusters. Un reboot della mitica saga degli anni ’80 che vede, rispetto al passato, un grande cambiamento:  quattro Ghostbusters… donne!

Il film, diretto da Paul Feig, uscirà quest’estate e racconta di Abby ed Erin, una coppia di scrittrici semi sconosciute che decidono di pubblicare un libro sui fantasmi. La loro tesi consiste nell’affermare che questi sono assolutamente reali. Tempo dopo Erin ottiene un prestigioso incarico come docente della Columbia University. Quando il libro sugli spettri, ormai dimenticato, ricompare, diventerà lo zimbello della facoltà e sarà costretta a lasciare il lavoro. Deciderà di riunirsi ad Abby e le due  apriranno una ditta di acchiappa fantasmi. Scelta che si rivela vincente: Manhattan è invasa da una nuova ondata di spettri e non ci sarà altro da fare per il team che dargli la caccia.

La trama non fa presagire nulla di nuovo e, a parte il trailer che lascia pensare ad una sorta di parodia, non sappiamo assolutamente niente. Viene perciò difficile recensire un film che non potrà essere visto prima di questa estate. Non tutti però riscontrano questa difficoltà e in tanti si sono lasciati andare con pareri che gridano al flop. Abbiamo i sentimentali del “Non sarà mai come l’originale”, quelli dal “fa schifo” facile, chi si lamenta dei tantissimi sequel di saghe famose che ultimamente stanno proponendo e chi non accetta che un cult venga riproposto con delle protagoniste donne.

Ed è proprio di quest’ultima fazione che voglio parlare: gente dai magici poteri a conoscenza del sicuro insuccesso del film a causa della non ben accetta presenza di un cast femminile. Donne ghostbusters? Giammai!

Gli insulti sessisti, ovviamente, si  sprecano:

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Il problema, da quanto si evince dai commenti sopra riportati, è rappresentato dall’aspetto delle protagoniste, ree di essere delle cesse.

Melissa Mc Carthy, Kristen Wiing, Leslie Jone e Kate Mc Kinnon sono delle attrici che non rispecchiano gli attuali standard di bellezza imposti. Sono donne belle, ma molto più simili alla nostra vicina di casa che alla modella photoshoppata presente su una rivista di moda.

Ghostbusters

Il cinema, e non solo, ci ha da sempre abituato ad eroine e protagoniste con tutine aderenti in latex degne di un film erotico, strabordanti tette magiche che riescono a stare al loro posto nonostante le cadute da un grattacielo, mini shorts per avventurarsi nella jungla più ostile. E’ normale (ovviamente sono sarcastica) che i larghi e comodi tutoni anti sesso indossati da donne alle quali non grideresti #Escile! (se non alla bionda-cit.), non sono ben visti e possono decidere il successo di un film facendolo diventare una vera e propria schifezza!

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La saga dei Ghostbusters è sempre stata fra le mie preferite ed è riuscita ad avere un successo planetario nonostante i suoi protagonisti non assomigliassero a David Gandy (io sono sempre stata segretamente innamorata di Igor). Quindi: Perché non dare una possibilità a questo nuovo cast? Non sarebbe più corretto giudicare il film dopo averlo visto anziché basarsi sull’avvenenza delle sue protagoniste? Se il cast fosse stato composto da una sexy Scarlett Johansson o da un’avvenente Margot Robbie, le polemiche sarebbero state le stesse? Non credo proprio.

Ghostbusters: i commenti sessisti su un film non ancora uscito

Neanche la presenza del dio del tuono, nelle vesti di segretario, riesce a placare la furia causata dalla mancanza di tette, e  qualcuno dà persino la colpa al femminismo (la paura di ritrovarsi eroine che sfoggino peli è tanta a quanto pare):

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Chris Hemsworth
Chris Hemsworth

Il cinema, fortunatamente, sta cambiando e non è la prima volta che si ha un ribaltamento dei ruoli, un esempio lampante di ciò è stato Star Wars VII che, nonostante la sua protagonista sia una donna e il film non contenga armature succinte e tette al vento, ha sbancato il botteghino.

Le polemiche che accompagnano l’uscita di Ghostbusters purtroppo sono una questione di genere e non è tanto difficile capire che nascono da una società che ci ha abituati a vedere le donne come sexy, giovani e avvenenti. E temo che non si placheranno nel tempo, basti pensare alla recente notizia che vede l’attrice Leslie Jones bersaglio di numerosi messaggi d’odio su Twitter.

Sinceramente non so cosa aspettarmi da questo reboot ma, come correttezza vuole, mi esprimerò solo una volta uscita dalla sala, i tetta-pronostici li lascio ad altri.

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