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Allora, perchè proprio "Insidious 2?"...Beh, principalmente perché ci tenevo parecchio a partecipare all'evento, poi perché i film migliori o non erano facilmente reperibili (grazie MySky) oppure me li avevano già fregati i "colleghi" blogger.
E, soprattutto, ero parecchio curiosa.Nonostante le perplessità più o meno generali, in alcuni casi veri e propri pernacchi, a me i lavori di Wan visti fino ad ora non erano dispiaciuti per niente. "The conjuring", con la sua bella aria vintage mi aveva fatto fare parecchi salti sulla poltroncina (trad.sono morta di paura), e persino il primo "Insidious", un pó ovunque bistrattato, non l'avevo trovato così brutto.Certo, siamo forse all'ABC del cinema horror, ma ad un occhio poco esperto, e parecchio fifone come il mio un discreto effetto lo fa.Una bella, ok discreta, storia di fantasmi e possessioni con qualche momento "buuuuu" telefonato ma assai efficace, la prima apparizione dello spettro dietro la capoccia di Wilson, ottimo, perché no, per una serata di Halloween da trascorrere in compagnia.Insomma, qualcosina di buono là c'era.Là...qua no."Insidious" ha fatto buoni incassi, ergo, il sequel bisognava farlo. Oren Peli produceva.Ma Wan e gli sceneggiatori non ne avevan voglia.Ma Oren Peli produceva (l'ho già detto vero?) e voleva il nome sul manifesto, fa tanto figo, quindi Wan, più interessato a "The Conjuring", e soci qualcosina se la sono dovuta inventare. Direi che sono andati sul sicuro."Insidious 2" inizia esattamente dove finiva il primo capitolo. E continua a raccontarci le disgrazie della famiglia Lambert, capitanata da Josh, sfigatissimo capofamiglia posseduto e perseguitato da decenni da spiriti maligni di vario tipo.Sarà che l'ho visto in modalita' random, ovvero spalmato in un paio di giorni, ma secondo me questa volta Wan ha sbagliato tutto.Hai voglia provare ad incastrare in mezzo qualche variazione sul tema, la sposa in nero, ma alla fine "Insidious 2" più di un sequel è una copia sbiadita del primo.La storia stiracchia e dilata quella del primo capitolo, ci infila quella del serial killer la cui anima si impossessa di Josh, tanto per pasticciare ancora di più tutta la situazione.Come se non bastasse è lento, lentissimo ed affaticato da inutili spiegoni di cui si poteva francamente fare a meno. Wan non è certo un cretino, anzi, stiamo parlando di un regista che i meccanismi dell'horror, per quanto basilari (far paura) li conosce bene. Ma qui, anche se forse la colpa non è del tutto sua visto che il film non lo ha scritto lui, il risultato è talmente soporifero che i momenti spaventosi, tra l'altro prevedibilissimi, non sortiscono alcun effetto.Insomma, una sonora schifezza, su cui capeggia un Patrick Wilson dal ghigno sghembo che non convince per nulla, meglio ha fatto con "The conjuring.".Per una serata di Halloween come si deve rivolgersi altrove, magari ad uno dei film presentati dai cari "colleghi" blogger:
White Russian
Il Bollalmanacco
Scrivenny 2.0.
Obsidian Mirror
Combinazione casuale
Pensieri Cannibali
Non c'è paragone
In Central PerkDirector's CultLe maratone di un bradipo cinefiloMari's Red RoomLa fabbrica dei sogniDelicatamente perfido
Onironautaidiosincratico.Ho voglia di cinema
Recensioni Ribelli
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