Gia' ad ottobre

Da Maricappi
E’ insostenibile: “oddio, ecco nuovamente il Natale”. Credo che in molti all’avvicinarsi di questa festa dicano: “oddio ecco di nuovo il Natale”. Confessatelo, chi non l’ha mai detto scagli la prima pietra. Ormai, anno dopo anno, il Natale diventa sempre più anticipato, già ad ottobre sulle nostre vite cala il sospetto del Natale: lo si vede nei pensieri ombrosi delle commesse che devono allestire vetrine e scaffali, sui cornicioni dei supermercati con le luci a forma di stelle o di ghiaccio spente addobbate e sospese nell’aria nell’attesa del big-bang, dall’apparizione della ruota panoramica in centro o delle giostre con i cavalli a dondolo per i più piccini, sino alla comparsa di un cumulo di panettoni in un angolo del supermercato che danno l’idea di stare lì per caso, come se fossero stati appoggiati intanto che si sistemano le scatolette di tonno e i barattoli di pomodoro, si mettono lì, così a te consumatore che fai la spesa sempre più distrattamente, prima o poi ci inciamperai, te ne accorgerai, e ti si conficcherà in testa il tarlo del Natale, ad ottobre, già ad ottobre, così intanto ci pensi, ed io e chissà quanti altri pensiamo: “oddio è arrivato già il Natale….ma che giorno è…ma che mese è…non ho ancora pensato a nessun regalo…non ho l’albero…non ho il presepe, non ho un cumulo di muschio sul terrazzo da mettere sotto i piedi dei pastori”. Così parte la frenesia del Natale sempre più in anticipo.Di questo passo lo festeggeremo come a Sidney, con la canottiera e il costume da bagno ad agosto. Poi per un attimo colgo un’atmosfera che mi ricorda il clima natalizio da bambina, un odore, un colore, le luci piccole e scintillanti, ed ecco che mi commuovo e penso che in fondo in fondo il Natale è una bella festa, e mi piace l’anziana signora avvolta infreddolita in un cappotto color cammello che guarda le vetrine, le grandi buste di carta all’uscita dei negozi, quella luce di quando scendono le prime ombre della sera che si fondono con l’illuminazione a festa rendendo magica l’atmosfera, i vetri appannati dentro le case, l’emozione di quando auguri Buon Natale che ci fa essere così vicini da sembrare un’unica famiglia, il clima di bontà che si respira, e mi piace l’idea della magia che il Natale ha per bambini. Poi mi risveglio dal sogno incantato, che dura appena qualche minuto, in mezzo ad un ingorgo d’auto, a suoni impazziti di clacson, in mezzo a persone innervosite, perché il Natale, diciamocelo francamente, da sui nervi e penso: “oddio è arrivato già il Natale, anche quest’anno è arrivato, non ho ancora comprato nessun regalo ma spero che gli altri abbiano già pensato al mio.

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