Già ha coperto la follia
metà dell’anima con la sua ala
e un vino di fuoco mesce
e chiama in una valle nera;
e io ho compreso che devo concederle la vittoria,
dando ascolto al mio delirio
come se fosse ormai di un altro.
E nulla consentirà che io porti via con me
(per quanto possa implorarla
e annoiarla con le preghiere):
né gli occhi del figlio
impietrito dal dolore
né il giorno in cui venne la bufera
né l’ora dell’incontro in prigione
né il dolce refrigerio delle mani
né le ombre scosse dei tigli
né, come un lontano suono lieve,
le parole dei conforti estremi.
Anna Achmatova