Magazine Cultura

Già sessant'anni...auguri, Peanuts!

Creato il 26 settembre 2010 da Alessandro @AleTrasforini

GIA' SESSANT'ANNI...AUGURI, PEANUTS! :-) Possono essere definiti universalmente come overdose di poesia, accessibile a tutti. Hanno, in ogni striscia, un qualcosa che non si spiega a parole. Esordivano sessant'anni fa, ed ancora oggi godono di ottima salute. Non si contano sulle dita di una mano: Charlie Brown, Lucy, Linus, Snoopy, Piperita Patty, Sally, Marcie, Schroeder, Pig Pen, Replica e tanti altri che, comparendo meno, hanno dato un contributo comunque significativo. Non si contano, altrettanto, tutte quelle emozioni racchiuse all'interno di quelle scenette. Ciascuno di loro racchiude una sfera differente della personalità umana, condensando in maniera straordinaria pregi e difetti dell'essere umano. Ciascuno di loro è unico, a suo modo. Compiono sessant'anni, questi Peanuts. Noccioline, appunto. Personcine, coronate da episodi corti e semplici. Accessibili a tutti, appunto. In questi sessant'anni il mondo è cambiato, ma loro sono sempre lì. Sempre lì a districarsi tra l'eterno dilemma riguardo il considerarli bambini o già adulti. Sempre lì, divisi tra realtà e stupenda poesia. Ciascun personaggio è mutato, si è evoluto in ogni suo dettaglio. Sono sempre, però, rimasti lì tutti i loro difetti. E' rimasta la stessa l'insicurezza del funambolico e geniale Linus, soffocato prima da un pollice e poi da una coperta scaccia paure. Sono rimaste le turbe psicologiche di Charlie Brown, divise tra la psicologa da 5Cent Lucy e quell'aquilone che non ha volato mai. Sono rimaste le sfuriate della sorella maggiore di Linus, Lucy Van Pelt. E' rimasto uguale l'amore di Piperita per Charlie Brown, bambino dotato di una faccia "facciosa" non comune nella tradizione fumettistica mondiale. Snoopy ha avuto la stessa, geniale, creatività di sempre. E' stato Joe Falchetto, poi Barone Rosso, poi ancora scrittore alle prese con case editrici allergiche al suo talento. Sono rimaste uguali le partite perse dalla squadra dell'eterno perdente Charlie Brown, in tutte quelle striscie dove ci si perdeva a vista d'occhio tra problematiche esistenziali e filosofiche. Intellettualmente perfetti, sobriamente proposti sulla scena mondiale per un successo divenuto unico nel suo genere. Sono stupendi, tutti, nel loro insieme; incertezza nel definirli bambini o adulti, paradosso nel cercare di vederli già così vecchi. Nella mia vita hanno avuto un ruolo fondamentale, questi piccoli grandi Peanuts. A seconda di come girava una giornata, capitava di identificarsi ogni giorno con un personaggio diverso. Capitava di ritrovarsi vittima degli stessi deliri di genio di Linus, od ancora poteva accadere di sentirsi preda di problemi esistenziali come quelli di Charlie Brown. Poteva capitare di sentirsi alla ricerca di un'anima gemella, indefinitamente identificata come quella "ragazzina dai capelli rossi" che tanto fa tremare ed amare il nostro piccolo, faccioso, eroe. Poteva capire di ballare, senza motivo alcuno, come il cane umano Snoopy. Poteva capitare di rincorrere il proprio, personale, Grande Cocomero. Potevano capitare cose meravigliose, perdendosi tra quelle pagine. Riguardandoli oggi, fanno lo stesso effetto di sempre. Sono stati un qualcosa di magico, nella storia del mondo. Non appena ne cessò le pubblicazioni, il loro disegnatore morì. Tutte queste emozioni le dobbiamo al genio, incontrastato nella storia del fumentto sensibile mondiale, di Charles Schulz. Dolcezza e disincanto erano gli ingredienti alla base di questo, miracoloso, successo. Malattia cronica ed assolutamente desiderata, la lettura di tesori come questi è raccomandata a tutti. Uso prolungato nel tempo, fino all'overdose più assoluta. Consigliata dipendenza, consigliato non poterne più fare a meno. Ricordo cassette VHS delle loro, infinite, avventure; le ricordo, nell'insperato tentativo di apprendere quella lingua inglese che tanto mi ha fatto penare nel passato. Ricordo discorsi di fronte ad un muretto indefinito tra gli amici Linus e Charle Brown; ricordo attese millenarie in un orto, per prepararsi all'arrivo del Godot Grande Cocomero. E' confortante, sapere, che in ogni momento delle nostre vite, sarà sempre possibile ritrovarli, raggiungerli. Saranno sempre lì, pronti per essere scoperti o riscoperti. Un amore assoluto, condito con semplicità e genialità, tipico di un grandissimo padre quale fu "Sparky". Squadra che vince non si cambia, tantomeno se i suoi membri hanno tutti, ormai, dai cinquant'anni in su. Se li portano molto bene, inutile scriverlo. Con amore immutato ed infinito, li celebrerò per sempre.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :