Illustrazione di Gustave Doré.
com’io vidi un, così non si pertugia,rotto dal mento infin dove si trulla.Tra le gambe pendevan le minugia;la corata pareva e ’l tristo saccoche merda fa di quel che si trangugia. Mentre che tutto in lui veder m'attacco,guardommi e con le man s'aperse il petto,dicendo: "Or vedi com'io mi dilacco! vedi come storpiato è Mäometto!Dinanzi a me sen va piangendo Alì,fesso nel volto dal mento al ciuffetto. E tutti li altri che tu vedi qui,seminator di scandalo e di scismafuor vivi, e però son fessi così. Un diavolo è qua dietro che n’accismasì crudelmente, al taglio de la spadarimettendo ciascun di questa risma, quand’avem volta la dolente strada;però che le ferite son richiuseprima ch’altri dinanzi li rivada.