«Il governo intende risolvere il problema dell'eccessiva saturazione dello spettro attraverso una profonda riforma dell'emittenza locale».
Questo l'annuncio del sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli nel corso dell'incontro di oggi al Ministero dello sviluppo economico con Francois Rancy, direttore del Radiocommunication bureau dell'ITU, l'agenzia delle Nazioni Unite che gestisce le risorse dello spettro internazionale delle frequenze. L'Italia è da tempo un'osservata speciale per le interferenze frequenziali con i paesi confinanti, in particolare con la Croazia. L'International Telecommunication Union è venuta a Roma per verificare gli interventi che il nuovo governo intende adottare per scongiurare le minacce di procedure d'infrazione richieste dai paesi vicini.
Nel corso dell'incontro Rancy ha detto di apprezzare la svolta promessa dal nuovo esecutivo nell'utilizzo dello spettro radiofrequenziale. «La strategia che adotteremo ci consentirà non solo di mettere finalmente l'Italia in grado di rispettare gli accordi internazionali sottoscritti, ma anche di riorganizzare complessivamente il settore dell'emittenza locale eliminando ambiguità, dando certezza di risorse e superando un'eccessiva e ingiustificata saturazione dello spettro», ha spiegato Giacomelli che il prossimo 6 maggio incontrerà il ministro delle Comunicazioni sloveno Jerney Pikalo