1979: Giallo napoletano di Sergio Corbucci
“Regista straordinariamente prolifico, nella sua carriera ha girato oltre settanta film”, così MyMovies definisce Sergio Corbucci: da sottolineare che quasi nessuno di essi riveste particolare importanza.
Un buon artigiano che ha trattato i più diversi generi, non tutti a lui congeniali. Il «giallo» non sembra essere particolarmente nelle sue corde.
Buona l’idea di unificare il thriller con il comico, di miscelare Alfred Hitchcock e Totò (le loro immagini campeggiano nei titoli di testa)… Occorrevano però le mani esperte di un Mario Monicelli o di un Pietro Germi: non è facile rivestire il classico mystery con la più tipica commedia all’italiana senza fallire in un campo o nell’altro. Corbucci e sceneggiatori hanno cercato di accontentare i fans dei due generi offrendo loro una ingarbugliatissima trama (di ardua plausibilità) condita a più non posso da macchiette e gag da avanspettacolo che più che divertire irritano per la loro banalità e la loro retorica.
Spiace trovare in un prodotto così mediocre grandi attori come Mastroianni Piccoli De Filippo Pozzetto…, lasciati a se stessi e senza alcuna guida: fanno quello che possono per risollevare le sorti del tutto ma il risultato finale è un film da dimenticare.
Si aggiunga che Giallo napoletano si caratterizza anche per l’assoluta mancanza di ritmo e per il montaggio che non appare particolarmente curato.
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