«È una cosa che ho sempre fatto, non mi ricordo di non aver mai disegnato»: comincia così l’intervista che abbiamo fatto a Giambattista Rosini, web designer, grafico e illustratore catanese, nonché docente all’Accademia Euromediterranea di Catania. La mostra “CromosomaBIT”, al Centro fieristico e culturale “Le Ciminiere” di Catania è stata un grande successo, e ha fatto conoscere alla città etnea il talento di un artista i cui successi vengono riconosciuti da anni nel resto d’Italia.
“CromosomaBIT” parla di connessioni tra esseri umani, e lo fa in maniera pop, con colori brillanti, acrilici, che non tradiscono la vicinanza con quella «generazione fricchettona di creativi che disegnava i fumetti con cui io sono cresciuto: si faceva politica coi fumetti, con le illustrazioni». Oggi la società «ti osserva, ti scruta, ti esamina sin dal momento in cui nasci», e lo fa con un moto di disgusto e di repulsione. I soggetti di Rosini condividono, mettono in comunione, ma lo fanno in maniera malata, troppo veloce perfino per quei byte che servono per scambiare informazioni da un computer all’altro.
Gli abbiamo fatto qualche domanda per farvelo conoscere meglio, davanti ai suoi quadri. Le riprese e il montaggio sono del talentuoso videomaker Marco Pirrello.