Una grande festa per oltre 250 presenti per festeggiare il “Made in Italy” di lusso: domenica 22 febbraio, nell’incantevole location della Pinacoteca del Tesoriere, accanto al Senato, si è presentato il brand di gioielleria d’alto lusso Giamore, in occasione del ritorno in Italia del suo creatore Danilo Giannoni.
Pinacoteca del Tesoriere – Ph. Michela de Nicola
Pinacoteca del Tesoriere – Ph. Michela de Nicola
Dall’esperienza acquisita nel Mondo, l’artista riporta la produzione di Giamore in Italia, con l’intento di valorizzare i talenti e le competenze dei maestri orafi italiani, unici al Mondo, in chiave innovativa. E lo fa con una serata che coniuga arte e gioielleria, lusso e modernità, mondanità e professionalità, musica ed eleganza, in uno dei più prestigiosi palazzi romani.
Esposizione Giamore – Ph. Michela de Nicola
Esposizione Giamore – Ph. Michela de Nicola
Esposizione Giamore – Ph. Michela de Nicola
Esposizione Giamore – Ph. Michela de Nicola
La Giamore Night ha presentato a giornalisti e professionisti, personaggi dello spettacolo e artisti, Danilo Giannoni e i suoi gioielli più preziosi, che sono stati indossati da alcune modelle ed esposti sotto apposite teche.
Esposizione Giamore – Ph. Michela de Nicola
Indossatrici con gioielli Giamore – Ph. Michela de Nicola
Indossatrici con gioielli Giamore – Ph. Michela de Nicola
Indossatrici con gioielli Giamore – Ph. Michela de Nicola
Erano presenti anche il rugbysta Andrea Lo Cicero, l’attrice teatrale Paola Lorenzoni, i ballerini Samuel Peron e Samanta Togni di “Ballando con le Stelle”, l’attore Beppe Convertini, l’ex Miss Italia Nadia Bengala, la conduttrice radiofonica Roberta Beta, la giornalista Camilla Nata, la ballerina di “Amici” Giada Lini, la psicologa Irene Bozzi, la modella e attrice Tania Bambaci, il presentatore Anthony Peth, le attrici Francesca Valtorta e Yassmin Pucci, il giornalista e conduttore radio Daniel Della Seta, la designer di accessori Romana Busani, la giornalista e testimonial Chiara Margherita Immordino, gli editori Massimiliano Piccinno ed Erika Gottardi.
Danilo Giannoni e Camilla Nata
Da sx Danilo Giannoni, Daniela Casasola, Samuel Peron e Tania Bambaci
Da sx Angela Cotticelli, Daniela Casasola, Danilo Giannoni, Anita Valentina Fiorino, Francesco Salvatore Cagnazzo
Daniel Della Seta e Danilo Giannoni
Danilo Giannoni e Roberta Beta
Federico Fersini e Danilo Giannoni
Spazio anche ai giovani talenti, con il concorso “Giamore competition”, nato dalla collaborazione con l’Accademia del Lusso, volto a realizzare il design di anelli di fidanzamento e fedi nuziali per uomini della nuova linea “Non solo Giulietta”: gioielli “X-Gender” che puntano ad un’offerta di lusso a prescindere dall’orientamento sessuale. A vincere la borsa di studio presso i laboratori Giamore di Hong Kong è stato Federico Fersini, anno 1992, ma una menzione speciale anche per un’altra studentessa, la cinese Lei Jiao, che potrebbe invece avviare una collaborazione in un laboratorio italiano. Il riconoscimento “Piccoli talenti crescono” anche per la giovanissima Gaia Montesi, 13 anni.
Gli archi del Trio Improvviso – Ph. Michela de Nicola
Gli archi del Trio Improvviso – Ph. Michela de Nicola
A fare da sottofondo musicale per tutta la serata, gli archi del Trio Improvviso, che hanno deliziato tutti gli ospiti con un concerto esclusivo che ha alternato musica classica con le canzoni più recenti della grande musica internazionale. Ma prezioso anche il contributo dell’hair stylist Nicola Malerba, del truccatore Gianluca Navacci, dello stilista Antonio Martino e dell’azienda vitivinicola Casale del Giglio, sponsor tecnico della serata, che da 100 anni serve vino pregiato in tutta Italia.
Danilo Giannoni – Ph. Michela de Nicola
“L’artista dei gioielli”, come spesso è stato definito a Hong Kong, dove si è trasferito per coronare il suo progetto d’amore con la sua compagna e la figlia, dichiara: “Ho portato con me, sia durante la mia esperienza a New York sia in Cina, il “made in Italy”, perché tutto il mondo, seppur spesso non lo ammetta, ne riconosce lo stile e l’eleganza. Un biglietto da visita importante, ma soprattutto un bisogno di sentirmi italiano. L’Italia è parte di me, e lo sarà sempre”.
Danilo, che si è autodefinito per questo “figliol prodigo”, sta intraprendendo nuove collaborazioni professionali con laboratori ed enti. Una grosso impegno per chi del “made in Italy” ha fatto il suo progetto professionale in Cina; una scommessa per il mercato italiano, ad oggi particolarmente debole in tutti i settori. Durante l’evento saranno esposte anche alcuni quadri di Danilo Giannoni, realizzati con la tecnica pittorica dell’ebru, che consiste nel dipingere sulla superficie dell’acqua un soggetto che viene poi trasferito su un foglio o una tela tramite contatto.
Ph. Michela de Nicola
Ph. Michela de Nicola
La storia di Danilo Giannoni, il giovane piemontese che ha conquistato la Cina con i suoi gioielli di alto lusso e che vuole tornare a lavorare in Italia
DALLA CINA CON “GIAMORE”: IL “MADE IN ITALY” DI LUSSO CHE VUOLE TORNARE IN ITALIA
Danilo Giannoni
Ho portato con me, sia durante la mia esperienza a New York sia in Cina, il “Made in Italy”, perché tutto il mondo, seppur spesso non lo ammetta, ne riconosce lo stile e l’eleganza.
D. GIANNONI
In Italia la situazione economica non è semplice: ogni cinque minuti due aziende del Mezzogiorno chiudono i battenti. E a fine giornata sono ben 573 imprese (dati Confindustria). Non fornisce dati migliori neanche Cribis D&B, la società del gruppo Crif specializzata nella business information, che nell’ottobre 2014 affermava che da inizio anno 11.103 società hanno dichiarato fallimento. Crescita a doppia cifra in tutta Italia tranne che nel Nord Est, dove la lancetta negativa si è fermata al 5,4%.
Davanti ad uno scenario così complicato, non sorprende che la storia di Danilo Giannoni, definito a Hong Kong l’artista del gioiello, possa sorprendere. Danilo, classe 1971, nasce ad Alessandria. Apprende l’arte del maestro orafo a Valenza (AL) e lavora in Italia per 10 anni nelle più prestigiose aziende del settore tra cui Leo Pizzo, Luca Carati, e per importanti aziende del settore che forniscono ricerca e sviluppo tra cui, solo per citarne alcune, Damiani, Bulgari, Crivelli.
Nel 1999 si trasferisce negli USA, mentre nel 2002 raggiunge la Turchia e si dedica anche all’arte scoprendo nuove inedite tecniche di pittura. Ma il successo arriva a partire dal 2007, quando viene assunto da una società di Hong Kong e diventa responsabile della creazione e sviluppo di una nuova fabbrica di alta gioielleria in Cina. Sino al 2012, anno in cui fonda due società di successo: Senso Italiano, dedicata al design e all’arte (divenuta una seconda occupazione); Giàmore, marchio registrato che si dedica alla produzione di gioielleria di altissima qualità e al servizio di “fatto su misura” per clienti VIP e collezionisti.
Giamore è un marchio italiano di gioielleria di lusso: creazioni uniche realizzate dall’estro dell’artista Danilo Giannoni. L’azienda, fondata nel 2012, è già una solida realtà nel panorama internazionale, con un laboratorio a Hong Kong e alcune collaborazioni in Italia, il tutto gestito da italiani e francesi. I suoi gioielli sono caratterizzati da una manodopera altamente specializzata nella ricerca e nell’acquisizione di pietre rare e nella creazione di pezzi unici del valore di centinaia di migliaia di euro, realizzabili su misura, secondo il gusto e la personalità della propria clientela e dei collezionisti.
Il nostro scopo principale – spiega Danilo Giannoni – è quello di creare gioielli che riflettono la personalità o il gusto di chi lo indossa, per questo ci piace la personalizzazione del servizio. Per noi la linea pronta da indossare è come un biglietto da visita: il cliente si avvicina per la prima volta, vede la qualità, la cura dei dettagli, il disegno. E’ il primo passo che poi porta eventualmente a un gioiello personalizzato o un diamante da collezione. Il prezzo è un punto forte di Giamore: il rapporto qualità prezzo é ottimo, e il servizio che forniamo é sicuramente al top al mondo.
“L’artista dei gioielli”, come spesso è stato definito a Hong Kong, dove si è trasferito per coronare il suo progetto d’amore con la sua compagna e la figlia, vuole tornare a parlare italiano: “Ho portato con me, sia durante la mia esperienza a New York sia in Cina, il “Made in Italy”, perché tutto il mondo, seppur spesso non lo ammetta, ne riconosce lo stile e l’eleganza. Un biglietto da visita importante, ma soprattutto un bisogno di sentirmi italiano. L’Italia è parte di me, e lo sarà sempre. Ecco perché nei prossimi mesi avvierò l’apertura di shop e boutique nelle principali città italiane”.
Danilo, che si è autodefinito per questo “figliol prodigo”, aprirà prossimamente in Italia dei laboratori artigianali tra Roma e Valenza, dove inizierà a comprendere il mercato italiano e deciderà come e quanto investire. Una grosso impegno per chi del “Made in Italy” ha fatto il suo progetto professionale in Cina; una scommessa per il mercato italiano, ad oggi particolarmente debole in tutti i settori.
giamore.com