Il presidente della Camera ha parole dure nei confronti dei colleghi del parlamento vicini a cosche mafiose.
Mentre si ricordava un eroe dei nostri giorni, Paolo Borsellino, Il presidente della camera ha attaccato duramente alcuni personaggi politici vicini alla mafia. Voglia di dividere la politica dalla criminalità organizzata.
"Non si possono elevare a posti di responsabilità persone che siano inquisite. I partiti evitino di candidare persone che siano sospette di vicinanza con la mafia e il malaffare".
Ha concluso dicendo : "In una società democratica non possono esserci nè scheletri negli armadi nè segreti di Stato". E la voglia di verità non andrà mai in prescrizione.
Sete di Giustizia anche per Fini?