Gianfranco Zola: serve fermezza per combattere il fenomeno ultrà

Continua a far parlare di sè la finale di Coppa Italia e l’assurda violenza delle tifoserie.  Intanto però c’è chi interviene e propone soluzioni. Se a Napoli dalla Questura arrivava qualche ora fa la presa di posizione contro inni e gesti violenti negli stadi, anche il mondo del calcio dà i suoi suggerimenti e così interviene  Gianfranco Zola, ormai da diversi anni in Inghilterra.

Zola dichiara all’ANSA “Qui (in Inghilterra ndr) si è preso coscienza del problema degli hooligans e lo si è voluto risolvere, con fermezza . Nonostante in Italia non sembri mai cambiare nulla, io resto comunque un’ottimista e mi auguro che qualcosa cambi per il meglio. Spero si prendano le decisioni opportune anche se non voglio passare per uno che dà lezioni da lontano”. “Ho provato un forte senso di tristezza perchè io resto una di quelle persone che pensa che il calcio sia soprattutto divertimento e felicità, un’occasione di bellezza”.  “La gente in Inghilterra va a vedere le partite, non per litigare o azzuffarsi. E’ una mentalità diversa, ci sono fortissime rivalità ma restano nell’ambito degli sfottò. E’ impensabile vedere certe scene che ho visto in tv. Anche perché qui chi sbaglia va in galera. E non esce più”. . “La gente ci tiene davvero al calcio, non vogliono che finisca in mano a certa gente. Vogliono godersi quell’ora e mezza perché il calcio è bello. E non posso che essere d’accordo con loro”.