Per capire se uno spettacolo di prosa è accattivante porto con me, anche se brontola, la mia “bambina” adolescente. Fosse per lei, a questa età, passerebbe 24 ore su 24 al PC e devo faticare non poco per schiodarla dalla sedia.
Al momento in cui però mette piede in un teatro sceglie se dormire o divertirsi, non ha mezze misure.
Da ciò capisco quanto uno spettacolo possa funzionare. Personalmente mi appassiona tutto; anche nella peggiore rappresentazione riesco a trovare attenuanti. Io col cuore sono sempre sul palcoscenico ma devo entrare qualche volta anche nella psicologia dello spettatore.
Quest’ anno passato ben 4 attori sono riusciti ad interessare mia figlia con le loro storie: Michela Atzeni, Gaetano Marino, Gianni Zanata e Gianluca Medas.
Quest’ultimo è riuscita a conquistarla già qualche anno fa, in una età in cui ancora si fidava ciecamente di tutto ciò che le proponevamo.
Gianluca Maedas è un attore che non ha bisogno nè di presentazione e nè di grandi strumenti : un microfono, un po’ di musica in sottofondo e un leggio gli bastano per accompagnare lo spettatore nel mondo del racconto che propone di volta in volta. Personalmente consiglio ai miei amici e lettori che ancora non lo hanno fatto, di approfittare delle imminenti occasioni per poterlo ascoltare, ed in particolare ne LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE di Joseph Roth, NEVE di Maxence Fermine e Piccolo Principe di Antoine Saint- Exupéry.
A seguire con la stessa passione e bravura le orme del padre c’è Noemi , figlia e “nipote” d’arte, che promette bene nel mantenere alta la bandiera della dinastia dei Medas.
Questo articolo è stato pubblicato il Sabato, Gennaio 7th, 2012 alle 09:20 e archiviato in Argomenti vari, cultura, letteratura, Musica, Spettacoli, Teatro. Puoi seguire i commenti a questo articolo utilizzando RSS 2.0 feed. Puoi lasciare un commento, o un trackback dal tuo sito.
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