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Gianluca Vergani

Creato il 19 marzo 2012 da Jkant
Gianluca Vergani
Sabato 24 marzo alle ore 21, presso la Chiesa di San Benedetto in Crema, si terrà un interessante concerto definito dagli organizzatori "un viaggio per contrasti nel repertorio organistico antico e contemporaneo". Tra gli autori eseguiti, Gianluca Vergani. Ho avuto la fortuna di frequentare, conoscere, condividere, collaborare con il buon Vergani, la cui musica mi ha sempre colpito e affascinato e che può essere definita come l'ala estrema dell'estremismo musicale contemporaneo. Tecniche e strutture massimamente rigorose e lucide al servizio di un'estetica allucinata, per una scrittura sempre e volutamente innovativa che scaturisce però da una ricerca profonda dentro sé stesso, piuttosto che nelle musiche degli altri.
Le mitiche classi (e i seminari) di Storia e tecnica della musica contemporanea del prof. Borio sono responsabili della nostra amicizia (e rimangono tra le cose più positive e costruttive della mia carriera scolastica). Non dimenticherò mai come il buon Vergani riusciva a districarsi nelle analisi di opere per me molto complesse di Ligeti o Boulez, rendendole quasi banali, o il senso addirittura di disgusto quando vivisezionava le composizioni di Schuman o di Wagner o di qualsiasi autore che usasse l'odiata lingua morta dell'armonia tonale e della figurazione melodica. Sempre un profondo rispetto invece per Donatoni e Lachenmann, che ho conosciuto profondamente grazie a lui.
Di seguito la rassicurante descrizione del pezzo di Vergani, dal titolo "Nell'intavolato la carne urla (2012) per organo a trasmissione meccanica, una mente e quattro mani":
 "Dopo anni di gestazione e superata la fase di maturazione, il brano (ormai marciscente) viene scritto di getto. Nell'intavolato la carne urla nasce da una suggestione nella quale l'autore si è mescolato più volte. E se ci trovassimo in un intavolato, carne e legno fusi insieme: una costrizione senza via d'uscita in estrema lucidità mentale. Nell'attesa che la carne si irrigidisca. Come reagiremmo? Quante sarebbero le angoscie che spaccherebbero l'inconscio per affiorare in superficie? Continui corto circuiti mentali dettati dall'approssimarsi del nulla. Qui, concretamente attraverso il germe infetto del suono, si manifesta la disperazione dell'uomo crocifisso."
Maggiori informazioni:
- Locandina del concerto
- Associazione culturale Musica Sempre

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