Chissà che a Sanremo (dal 10 al14 febbraio) non arrivino anche i signori dell'Agenzia delle Entrate o i finanziarie del tribunale di Milano. Per la prima volta (in quasi 40 anni di attività), la cantautrice toscana, Gianna N annini (60anni a giugno), si esibirà al festival canoro. Peccato che oltre alla notizia bomba dell'esibizione al festival più nazional popolare d'Italia, sia arrivata contestualmente la convocazione da parte della Procura di Milano per il processo per la cantante accusata di un'evasione fiscale di 3 milioni e 750 mila euro. L'udienza preliminare si aprirà davanti al gup di Milano il prossimo 3 marzo. Il timore che possa scattare un sequestro cautelativo dei compensi per l'esibizione è concreto. Già in passato i magistrati avevano disposto il sequestro cautelativo dei compensi (pagati dalla Rai) di altri artisti in odore di evasione o sotto processo.
Maforse è prematuro parlare diconfische emancatipaga-menti. E ieri infatti a stretto giro è arrivata la replica del legale di fiducia (e amica personale della Nannini) Giulia Buongiorno: "Proprio in questi giorni la difesa è entrata in possesso di nuova e decisiva documentazione capace di provare che non c'è stata nessuna evasione", assicura l'ex difensore di Giulio Andreotti, che garantisce: "Nei prossimi porterò questi atti alla magistratura che potrà constatare l'insussistenza dei fatti contestati". Secondo Buongiorno che è stata anche parlamentare di Alleanza nazionale "si tratta di accuse che riguardano una società e non certamente Gianna Nannini".
La richiesta di rinvio a giudizio era stata trasmessa all'ufficio gip nel dicembre scorso e ora la Nannini dovrà presentarsi davanti al Gup, Fabio An tezza, per rispondere proprio dell'accusa di evasione.A dirla tutta la presunta evasione fiscale era già saltata fuori nell'aprile scorso. Di più. I magistrati ipotizzando la sottrazione di imposte con un complicato gioco di società estere avevano già allora messo sotto sequestro preventivo alcuni beni della cantante in Italia. Ora si scoprestando ai magistrati - che con i soldi dell'evasione fiscale Nannini avrebbe acquistato anche un appartamento a Londra nel quartiere Vip di South Kensington (1,1 milioni la spesa). E proprio per avere la certezza di recuperare l'equivalente dei quasi 4 milioni di supposte tasse evase, il gip Criscione aveva già disposto il sequestro preventivo di un villa con scuderia e magazzini a Siena. La cantante - secondo la Procura milanese avrebbe driblato il fisco "nel 2007-2012 interponendo, tra la propria società milanese Gng Musica srl e le case discografiche Sony e Universal", una società di diritto irlandese e una di diritto olandese (prive di effettiva struttura), al solo scopo di sottrarre al fisco italiano le royalties dei dischi e dei concerti dal vivo, e delocalizzarli in territorio estero a più favorevole tassazione (5% in Olanda, 8% in Irlanda).
In sostanza ora la Procura le contesta di aver creato una struttura "finalizzata a far figurare la società irlandese quale editrice/proprietaria dei diritti di sfruttamento delle canzoni, e la società olandese come li-cenziataria di questi diritti a favore delle major discografiche" (estranee alle contestazioni): in questo modo Nannini avrebbe occultato al fisco italiano i ricavi, non dichiarati né da lei né dalla Gng Musica srl di cui è proprietaria ed am-ministratrice unica. Bella rogna per la cantautrice toscana che dopo Sanremo dovrà esibirsi anche a Milano. Ma in tribunale.