E' una fotografia tenera; una donna, dalle mani sembra non più giovane, che in mezzo ad altri sopravvissuti, in un centro di accoglienza, divide il cibo con il suo cane. Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere che cosa significhi essere amato: Schopenhauer, l'avrà detto accarezzando il suo Atma?
Il terremoto, lo tsunami, l'incidente di Fukushima hanno fatto vittime anche tra loro. Il Board of Animal Refuge Kansai ha lanciato un appello per aiutare gli animali rimasti senza casa:
Sulla base dell'esperienza del terremoto di Kobe del 17 gennaio 1995, il numero di animali rimasti senza una casa potrebbe essere molto grande. La priorità dopo ogni terremoto naturalmente è il salvataggio di vite umane, l'allestimanto di centri di emergenza in cui raccogliere i sopravvissuti e la ricostruzione. Nel caso del terremoto di Kobe, la maggior parte degli animali a cui abbiamo dato rifugio veniva dai centri di emergenza in cui la gente aveva cercato riparo con i propri animali domestici. Altri furono ritrovati tra le macerie delle case distrutte o per la strada da gente locale. In quell'anno abbiamo soccorso 600 animali, soprattutto cani e gatti ma anche conigli e uccelli.