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Giappone e India: patto anti Cina sul nucleare

Creato il 24 gennaio 2011 da Pdigirolamo

Giappone e India hanno stretto un patto per lo sviluppo del nucleare. I due paesi asiatici, un tempo divisi da interessi geopolitici contrastanti, hanno ora deciso di collaborare puntando sull’atomo.

La posta in gioco è alta: si parla di un mercato di un valore stimato in 150 miliardi di dollari. Gli obiettivi particolarmente ambiziosi: l’India, ad esempio, mira a passare da un valore attuale del tre per cento di energia derivante da nucleare al 25 % del 2025.
L’accordo si inserisce nell’enorme crescita che l’Asia sta conoscendo nel settore: secondo i dati della World Nuclear Association , i reattori attivi sono 112, quelli in via di costruzione 37, quelli previsti dai nuovi accordi 84.Una corsa che vede coinvolti un po’ tutti i paesi del continente, da potenze economiche già affermate come Cina e Giappone agli stati del sud-est asiatico, su tutti Indonesia, Thailandia e Vietnam.

L’intesa tra i due paesi asiatici ha, però, anche un preciso significato geopolitico: contrastare il primato nucleare della Cina nell’area. Pechino ha già all’attivo 12 reattori ed entro il 2020 ne entreranno in funzione altri 28.
Il gioco delle alleanze non si ferma qui: se i rapporti tra Giappone e India si stanno consolidando già da tempo (l’interscambio tra i due paesi ammontava lo scorso anno a 12 miliardi di dollari) , la Cina sta trovando nel Pakistan un valido appoggio. Amicizia motivata da una serie di ragioni, tra cui il tentativo di correggere lo squilibrio strategico causato in Asia dall’asse Usa-India e il desiderio di Pechino di affermarsi in ambito mondiale anche attraverso il nucleare.

Il grande fermento del continente asiatico è comunque la dimostrazione di come la crescita del nucleare sia ormai evidente in tutti i paesi. L’atomo è diventato una pedina sempre più importante nello sviluppo energetico mondiale.



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