Poi leggo attentamente il testo. Si parla delle piantagioni di tè. Con tutto quello che è successo mi sono completamente dimenticata che il Paese devastato è uno dei maggiori produttori di tè al mondo.
Nella tragedia, una buona notizia. Sembra che i coltivatori e i produttori giapponesi siano rimasti illesi. Si trovano infatti nella zona più a Sud dell’isola, distante dall’epicentro e dalla costa. I problemi non sono però finiti. Devono affrontare disagi nei trasporti e con l’elettricità (la prefettura di Shizuoka, la più grande area di produzione è in blackout).
Chi vende tè sta anche peggio. Nella regione orientale di Sanriku oltre 50 Tea Shop sono dispersi.
Ancora non si sa niente sulle livello delle radiazioni nei giardini. Altro problema da non sottovalutare…