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Gido lanzo: Forse Armate e Polizia, preoccupazioni del MIR – Moderati in rivoluzione

Creato il 19 febbraio 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

mir logoIl MIR è fortemente preoccupato per le condizioni economiche, di servizio e del morale del personale delle Forze Armate e di Polizia. I precedenti governi hanno, nei fatti, decretato la morte della peculiarità e della specificità della condizione militare, attuando una serie di provvedimenti negativi che hanno ulteriormente penalizzato la categoria di lavoratori deputato alla Difesa del Territorio Nazionale tralasciando le problematiche connesse alla Sicurezza Interna.

Gli eventi degli ultimi anni hanno impedito di redigere una piena riforma che veda ottimizzate le risorse e ridotte le spese, senza impoverire e danneggiare ancora una volta le famiglie degli operatori in uniforme.

Il tentativo di “armonizzazione” con il pubblico impiego nel campo pensionistico, in parte realizzato dal Ministro Fornero, il blocco stipendiale e delle indennità, le valutazioni sulla Spending Review , il turn over al 20% (ne vanno in pensione 100 ne vengono sostituiti solo 20) hanno di certo ridotto la qualità della vita di militari e poliziotti.

Proprio per evitare gli errori passati, le aspettative del personale in uniforme trovano nel nostro programma piena attuazione. Siamo lontani dalle svariate promesse che tutta la demagogia elettorale paventa da anni senza costrutto, credendo fermamente ed imprescindibilmente nel lavoro di chi si sacrifica per garantire pace e sicurezza. Considerando, pertanto, necessario un “cambio di passo” che possa individuare nuovi percorsi finalmente favorevoli per chi è al Servizio delle Istituzioni, abbiamo individuato alcuni punti su cui costruire un’agenda di interventi seria, realizzabile ed efficace.

Elenco Argomentazioni di Programma:

Innalzare il turn over per concretizzare finalmente un ringiovanimento del comparto Sicurezza e Difesa e riordinare il sistema di progressione delle carriere. L’età media attualmente è di 47 anni.

Regolamento di armonizzazione dei trattamenti pensionistici del Comparto Sicurezza-Difesa che tenga realmente conto della specificità degli operatori limitando le penalizzazioni.

Improntare ad una maggiore democraticità il comparto Sicurezza e Difesa con una riforma del Testo Unico dell’Ordinamento Militare della Rappresentanza Militare.

Ottimizzare il profilo di impiego del personale prediligendo la proiezione esterna piuttosto che i servizi in ufficio, ridistribuzione delle risorse umane ed economiche.

Equiparazione stipendiale alle forze armate e di polizia europee.

Innovare la normativa in materia di vigilanza privata, prevedendo la creazione della figura professionale inserita in un apposito albo, e il riconoscimento dello status di pubblico ufficiale durante l’orario di servizio. Avvalendosi di tali figure professionali in materia di sicurezza negli stadi e negli edifici scolastici, tribunali ed ospedali.

Controllo e gestione dell’immigrazione clandestina, attraverso la collaborazione tra governi europei e Paesi di origine e transito degli immigrati.

Abolizione della Magistratura militare e transito del relativo personale alla Magistratura ordinaria.

Sovraffollamento delle carceri: Nessun indultino, occorre una riforma strutturale che parta dall’inaugurazione dei circa 30 istituti di pena costruiti, spesso ultimati, a volte anche arredati e vigilati e inutilizzati, sottoutilizzati o in totale stato d’abbandono. Aumento organico della polizia penitenziaria. Si otterrà, di conseguenza, una status di detenuto maggiormente dignitoso rispetto alle condizione in cui versa oggi la popolazione carceraria.

Guido Lanzo, candidato alla Camera dei Deputati

http://guidolanzo.blogspot.it/



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