Una scena del film “Grotto”
Ecco i film vincitori della 45ma edizione di Giffoni Film Festival, che si è conclusa ieri, domenica 26 luglio, a Giffoni Valle Piana (SA), secondo le valutazioni espresse dai 3.600 giurati, iniziando dalla sezione lungometraggi. Elements+6. Il premio per il miglior film è stato vinto dall’italiano Grotto di Micol Pallucca, mentre al secondo posto si è piazzato The Amazing Wiplala dell’olandese Tim Ollehoek. Elements +10. La vittoria è andata al belga Labyrinthus (Douglas Boswell), al secondo posto il danese The Shamer’s Daughter (Kenneth Kains). Elements +13, Sanctuary (Marc Brummond). Secondo posto per il norvegese Beatles (Peter Flinth). Elements +16, All The Wilderness (Michael Johnson). Al secondo posto Standing Tall della francese Emmanuelle Bercot. Elements+18, Gryphon Award per Coin Locker Girl (Han Jun-Hee), seguito da Gabriel dell’americano Lou Howe.
Nella sezione Gex Doc, vittoria per l’italiano Forever Stars di Mimmo Verdesca, secondo posto per il canadese All The Time In The World (Suzanne Crocker), che si è aggiudicato anche il Grifone di alluminio e il Premio Cial per l’ambiente.
“Captain Fish”, John Banana
Riguardo la sezione cortometraggi, riservata ai bambini con più di tre anni, ha vinto il francese Captain Fish di John Banana, il ceco The Wish Fish di Karel Janak si è aggiudicato la sezione +6, mentre al secondo posto si è classificato il tedesco The Present di Jacob Frey; nella sezione +10 ha vinto l’americano The Red Thunder di Alvaro Ron, secondo classificato l’italiano Two Left Feet di Isabella Salvetti; nella sezione +18, animazione, premi per About a mother (Dina Velikovskaya), seguito da My Grandfather Was A Cherry Tree (Olga e Tatiana Polietkova) mentre riguardo la fiction, è stato premiato l’italiano Point Of View (Matteo Petrelli), seguito dal danese Lukas & The Aspies (Anders Gustafsson).
Tra i premi speciali, nella sezione +3 l’italiano The Mods (Alessandro Portincasa e Antonio Padovan) ha conseguito il Giotto super Be’Be, nella +10 il Bambino Gesù Hospital Award è andato a Birds Of Passage del francese Oliver Ringer, nella +13 il coreano Thread Of Lies di Lee Han porta a casa il riconoscimento dei Cinecircoli giovanili socioculturali, nella +16 il francese Young Tiger di Cyprien Vial si aggiudica il Don Bosco Educational Award, mentre l’inglese The Falling di Carol Morley ha vinto il British Film Institute Certificate, nella +18, infine, i francesi Beach Flags (Sarah Saidan) e Fatima (Philippe Faucon) hanno vinto l’Amnesty International Award.
Claudio Gubitosi
Nel corso della tradizionale conferenza stampa di chiusura del Festival, il Direttore Artistico Claudio Gubitosi ha in primo luogo sottolineato il successo della 45ma edizione, contraddistinta dal tema Carpe Diem: “Abbiamo frantumato tutti i record dello scorso anno, grazie soprattutto alla forza e all’entusiasmo del mio team e nonostante la situazione di precarietà che vive costantemente il Festival”, offrendo poi opportuno risalto ai problemi atavici degli ultimi anni, durante i quali il “team non ha percepito stipendi anche per 14 mensilità. Con la loro pazienza nell’accettare questa situazione sono i primi, veri grandi sostenitori del Giffoni, insieme alle aziende fornitrici che ci sono state vicine accettando molti disagi nei pagamenti e a tutto il Consiglio di Amministrazione dell’Ente, Presidente in testa, che con fideussioni personali regge tutto il Festival”.
Rimarcando come tutto ciò sia inaccettabile, Gubitosi ha annunciato le sue prossime intenzioni, a partire dal chiedere al ministro Franceschini “di fare una legge speciale per il Giffoni Experience affinché venga tutelato come patrimonio nazionale. Non serve molto, anche qualcosa di piccolo, ma di certo”, esprimendo la volontà “di dare una scossa all’Italia intera. Vedo troppa archeologia culturale nel nostro Paese. È per questo che noi vogliamo cambiare, senza crogiolarci nei successi del passato. Il 2016 rappresenterà per noi uno stargate, una nuova era, che si inaugura con la Giffoni Multimedia Valley. Vorremmo prendere altri venticinque giovani creativi dai 20 ai 30 anni ma non possiamo farlo se prima non cambiano le cose. Voglio scuotere le coscienze. Vorrei che tornasse in voga lo stile italiano: noi siamo e raccontiamo la grande bellezza, ma dobbiamo essere messi nelle condizioni di farlo, senza preoccupazioni nel futuro”.