Tina Maze scia sopra le polemiche sorte al termine della gara di ieri, quando ha accusato Lindsey Vonn di averla apostrofata in malo modo: terzo successo consecutivo in gigante nella prova di St.Moritz, pur con qualche brivido di troppo perché Viktoria Rebenburg, da sempre una delle gigantiste più complete con la sua sciata particolare, le mette una grande pressione nella seconda manche e si fa precedere di appena 8/100.
Sul podio, dove mancava da febbraio, ricompare anche Tessa Worley, a 55/100 dalla vincitrice; quarta un’ottima Lara Gut, che resta poco in curva e porta fuori sempre una grande velocità, davanti a Marlies Schild. Settimo posto per una Irene Curtoni che si conferma così tra le migliori gigantiste al mondo: dodicesima a metà gara, scia davvero bene nella seconda prova, ritrovandosi così dove merita di stare, ovvero tra le più forti.
Denise Karbon, penalizzata di un secondo al termine della prima manche per un errore di rilevazione della fotocellula, porta a casa comunque una buona gara grazie alla consueta, grande tecnica che le vale la tredicesima piazza finale. Brava anche Elena Curtoni, qualificata per un soffio tra le trenta e capace di scalare, con una prova autorevole, diversi gradini per giungere in sedicesima posizione, cogliendo così il miglior piazzamento di sempre tra le porte larghe. Qualche errore di troppo fa retrocedere indietro Manuela Moelgg, ventesima a oltre 4”, subito davanti a una Lisa Magdalena Agerer ancora con un po’ di fatica nel trovare le sensazioni giuste in gigante. Ventiseiesimo posto per Nadia Fanchini ancora leggermente “impaurita” da questa pista dove, in passato, si infortunò gravemente. Out nella prima manche, dopo una decina di porte, Sofia Goggia, non qualificata Giulia Gianesini. Non è il momento, invece, di Federica Brignone: sesta dopo la prima prova, va in rotazione a metà dell’ultima discesa, collezionando così la terza uscita consecutiva in gigante. Sorte simile per Lindsey Vonn…per la gioia di Tina Maze.
foto tratta da forum.fok.nl
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OA | Marco Regazzoni